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Cronaca Redazione 14 febbraio 2017 14:02 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
I fratelli Pellini sono accusati di disastro ambientale. Sversavano rifiuti liquidi e pericolosi nei Regi Lagni
ACERRA - Eseguito un sequestro patrimoniale per un valore di
circa 200 milioni di euro dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di
Finanza di Napoli .
I beni sono stati sequestrati
dalla Guardia di Finanza, su disposizione della Procura, ai tre fratelli
Pellini di Acerra, condannati, in primo e secondo grado, perché ritenuti
responsabili di aver avvelenato terreni dell'Agro Casertano e Napoletano.
Il sequestro è stato fatto ai fratelli Giovanni, Salvatore e
Cuono Pellini, noti imprenditori di Acerra perché sversavano illecitamente i
rifiuti liquidi direttamente nel bacino
dei Regi Lagni, rifiuti speciali solidi - anche pericolosi - in terreni con
destinazione agricola.Â’, avvelenando tutta la nostra zona.
In particolare i
sigilli sono stati apposti a 250 fabbricati, 68 terrenti e 50 autoveicoli e
automezzi industriali, 3 aeromobili, 49 rapporti bancari. L'operazione è stata
nominata «Carosello ultimo atto».
L'analisi dei documenti acquisiti dalla Sezione misure di
prevenzione mostra tra l'altro l'utilizzazione di fatture per operazioni
inesistenti per circa 6 milioni di euro. La gestione illecita di rifiuti fatta
dal gruppo Pellini è stata il motore per ulteriori operazioni economiche e ha
determinato la creazione e l'immissione di ingenti capitali in circuiti
economico-finanziari.
Tra i beni sottoposti
a sequestro spiccano tutto il compendio aziendale della Pellini srl e della ATR
srl, due società immobiliari e una di noleggio costruzioni, e la Eliservice srl
che noleggia mezzi di trasporto aereo ed è proprietaria tra l'altro di 3
elicotteri, nonché le quote di partecipazione a ditte che operano nel settore
della ristorazione e della distribuzione carburanti.
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