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Andrea America 05 gennaio 2017 18:52 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
È un tetro mattino dinizio gennaio. Nella terra dei fuochi, sulla strada cosparsa di gelo, fumo e immondizia, che da Brusciano porta a Betlemme, allaltezza delle caverne di Mariglianella, di fronte al monte Somma ricoperto di neve, vengono trovati i re Magi denudati, con mani e piedi legati. Piangono, chiedono di essere liberati, dicendo che erano diretti alla grotta di Gesù Bambino.
Aiutato da amici e passanti, mi accosto per
soccorrerli, gli libero mani e piedi, gli procuro un
cappuccino caldo con cornetto alla crema e chiedo loro chi fossero, come mai si
trovassero da quelle parti e da chi sono stati ridotti in quelle condizioni.
In coro e in lacrime mi
ringraziano e rispondono: Buon uomo, aiutateci, noi siamo i re Magi, Gasparre,
Melchiorre e Baldassarre. Eravamo diretti alla grotta di Gesù Bambino e
portavamo come doni, oro, incenso e mirra. Un gruppo di malintenzionati,
guidati da tre sindaci in maschera e mantello, senza cuore, ci hanno fermati,
aggrediti, legati e derubati dei cammelli. Avendo saputo che stavamo recandoci
da Gesù Bambino, ci hanno spogliato e indossato le nostre vesti.
Uno di essi si è preso i doni che
stavamo portando e rivolto agli altri due ha detto: ci conviene sostituirci a loro
e andare noi da Gesù Bambino, magari lo convinciamo anche ad acquistare la
villetta nel parco della lottizzazione a prezzo di favore, chiavi in mano, così
non soffrirà più lumidità e il freddo della grotta.
Il più grassottello dei sindaci, con la faccia
da banconota, la tasca gonfia e il portafoglio pieno ha risposto: Non sono
daccordo con voi, a me spetta loro e dobbiamo dividerci i doni. Per me, oro e
solo oro, dopo fate quello che volete, io me ne torno a casa mia. Prontamente
gli altri due lhanno rimbrottato: tu non cambi mai, sei sempre il solito
venale, attaccato al denaro e alle consulenze, per cui se non ti accodi a noi non
ti daremo niente. Noi siamo persone oneste e di fede, non possiamo peccare,
dobbiamo restituire la refurtiva ai re Magi e recarci da Gesù Bambino in
preghiera e con la coscienza a posto.
Abbiamo sentito un altro sindaco, un tipo
panciuto e senza capelli che con voce sommessa diceva: Da Gesù Bambino andremo
per portargli calore, amore, amicizia, farci perdonare per le promesse non
mantenute e per non avere aiutato i giovani in difficoltà. Andremo per dirgli
che da oggi saremo più bravi, efficienti, trasparenti e tempestivi nel
risolvere i problemi della povera gente, dellambiente e del territorio, senza
escludere la possibilità di rivedere anche il piano regolatore.
Subito dopo si sono scusati, ci hanno
restituito i doni e abbiamo visto che si abbracciavano e piangevano, come
dei bambini in attesa della befana. Nel frattempo si e sentito un coro di voci
nellaria che cantava lAve Maria, e abbiamo notato un angelo sorridente
scendere dal cielo che li invitava a seguirli in direzione della stella. E così si sono allontanati dimenticandosi di
slegarci. Adesso meno male che siete arrivati voi, così siamo ancora in tempo per portare i doni a
Gesù Bambino.
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