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Antonio Franzese 10 luglio 2017 12:52 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Trascorso il mese di giugno con la grande gioia per la spettacolare performance dei Volontari a Nola e limmenso dolore per la morte di Francesco Ruggiero del Giglio della Gioventù
BRUSCIANO Il conto alla rovescia verso la 142esima Festa dei Gigli in onore di SantAntonio di Padova è già iniziato. Numerose le manifestazioni che si sono svolte nello scorso mese. Un giugno ricco di eventi e gioie inaugurato il 2 giugno nella coincidente Festa della Repubblica con la Questua del Giglio della Gioventù, ma che è terminato con una triste scomparsa: Francesco Ruggiero meglio conosciuto come "Francuccio".
Il corteo festoso con musiche e bandiere, partito dalla casa di Francesco Ruggiero fondatore e caporale storico della compagine giglistica giallo-verde, celava infatti il timore di un inesorabile destino che si sarebbe compiuto a fine mese.
Venerdì 30 giugno Francesco Ruggiero ci ha lasciato a causa di un terribile male diffuso nella Terra dei Fuochi, che lo ha sottratto ai suoi cari ed allAssociazione Giglio della Gioventù.
Oltre allannuncio funebre diffuso dalla famiglia del defunto, la cittadina di Brusciano ha visto laffissione dei messaggio di cordoglio e fraterna partecipazione al lutto da parte delle Associazioni dei Gigi di Brusciano, in primis quello della Gioventù con in testa il capoaparanza Angelo Mocerin, il quale ricorda Francesco Ruggiero come «Un educatore per i ragazzi della nostra associazione e del nostro comitato. Stimato da tutti»
Fra i tanti a portare il loro saluto, il Sindaco Avv. Giosy Romano e le Associazioni dei Gigli, a tutti coloro che avevano conosciuto e stimato il Gigante Buono Francuccio. Il semplice trasporto a spalle della bara da parte dei cullatori della Gioventù, ha rappresentato lultimo saluto a quellanima gigliante, a quellamico, a quel fratello scomparso prematuramente.
«Portare a spalla la bara come ha fatto tante volte in vita Francesco con il suo Giglio. In questo caso è una prova di sforzo a testimonianza della fede nella Resurrezione di Cristo e del Credo cristiano che culmina nella proclamazione della risurrezione dei morti alla fine dei tempi e nella vita eterna», ha affermato Don Salvatore Purcaro commosso durante la celebrazione.
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