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Mauro Romano 02 aprile 2015 15:10 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Non poteva non essere un successo la messa in scena della rivisitazione della commedia in due atti “Il Viaggiatore”, tenutasi Sabato 21/03/2015 alle ore 20,30 e Domenica 22/03/2015 alle ore 19,00 presso la “Sala Teatro della Chiesa Maria SS. Immacolata” via G. Bruno Marano (Na).
Una riconferma del proprio talento per gli attori professionisti, mentre un più che positivo esordio per coloro che hanno calcato per la prima volta il palco. Gli scopi principali e fondamentali che hanno mosso ed accomunato e che muovono ed accomunano tutti questi artisti, membri de “La Compagnia Artisti in Vetrina onlus”, sono essenzialmente due:
1. Il primo è quello di fare un teatro di cultura, apportando e trasmettendo allo spettatore, attraverso il proprio modo di fare e concepire arte, un elemento di novità e freschezza, superando gli stereotipi che impongono al teatro una certa “ordinarietà”;
2. L’altro, invece, è quello di reperire fondi da destinare ad attività benefiche in favore di Enti e soggetti scelti di volta in volta. Mosso appunto da uno spiccato senso civico e morale, e da un forte attaccamento alla propria terra di appartenenza, quale quella campana, l'autore, attore e regista Ciro Grano ha approfittato dei saluti finali per esternare un breve pensiero di polemica sociale:
“...Sono stufo di sentirmi dire che in quanto napoletano sono un parassita e non valgo nulla; siamo stati depredati delle nostre tradizioni e della nostra cultura: ogni tanto qualcuno si appropria di un pezzo di questo patrimonio e pensa di poterlo fare proprio, (vedi la collezione Farnese che il ministro della Cultura vorrebbe portare a Parma, ignorando la sua appartenenza alla terra partenopea, oppure la pretesa di trieste per L'expo di autocandidarsi a capitale italiana del caffè). E noi assistiamo inermi e quasi disinteressati! Dobbiamo risvegliarci e pretendere quello che ci appartiene...”
Ciro grano ci ha concesso, al termine della sua “pièce”, una breve intervista. Perchè hai deciso di riprendere questa tua commedia “Il Viaggiatore”? L'idea di riprendere questa commedia è nata da due considerazioni: 1) La voglia di rappresentare questo mio lavoro davanti a un pubblico diverso quale quello maranese; era infatti la prima volta che mi esibivo a Marano, nella triplice veste di attore, regista e autore. Non ti nascondo che un po' di timore c'era: hai sempre paura che qualcosa possa andare storto, ma soprattutto ti vengono i dubbi dell'ultimo minuto e ti viene voglia di rimettere in discussione tutto quello che hai fatto, perchè temi che l'accoglienza possa non essere quella che ti aspettavi;
2) Nella prima stesura “Il Viaggiatore” aveva un numero di personaggi decisamente inferiore. Ho deciso di ampliare il cast, solo dopo aver visto una rappresentazione della mia commedia tenuta dal Maestro Maurizio Merolla e dalla sua compagnia, nell'ambito della manifestazione “Monteforte Comicità”, un festival del teatro comico che si tiene ogni estate a Monteforte Irpino. La suddetta compagnia, però, aveva ed ha al suo attivo, un numero di attori molto elevato; di qui l'esigenza di aggiungere nuovi personaggi per dare spazio a tutti.
La nuova stesura mi ha stimolato a tal punto da volerla rimettere in scena. Ti aspettavi questo positivo riscontro del pubblico? E' andato ben oltre le mie aspettative ed io ne sono felicissimo. Abbiamo avuto due serate piene di un pubblico soddisfatto che si è molto divertito e la presenza in sala di attori/amici (Sasà Trapanese, Nando De Maio, Ciro Ridolfini) è stato un altro risultato positivo, segno che il teatro è vivo anche in provincia.
Progetti futuri? I progetti per il futuro sono legati agli altri impegni artistici che attualmente ho, ma queste due serate le consideravo già, nella mia mente, come il mio biglietto da visita su Marano, un modo, cioè, di stabilire un contatto con questo nuovo pubblico e portare una ventata di novità, in un panorama culturale, a volte un pò asfittico. Nel prosieguo ci sarà la nascita di una nuova associazione culturale che opererà nel territorio maranese, con un occhio alla cultura in generale e non solo al teatro, cercando di stimolare anche e soprattutto i più piccini verso forme di sana aggregazione e partecipazione.
Infatti, in questa compagnia, la presenza di giovani e giovanissimi è sempre stata molto evidente ed è stato per me un vero piacere poter indirizzare questi ragazzi verso una forma d'arte così nobile quale il teatro. Inoltre, ho in mente un altro progetto: quello di far diventare “Il Viaggiatore” un corto cinematografico che possa poi partecipare ai vari concorsi nazionali! Ma per questo ci vorrà un altro po' di tempo.
C. S.
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