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Ambiente Nicola Riccio 21 luglio 2017 13:00 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
L'Analisi dei dati ARPAC
SAN VITALIANO – Lo ricorderemo come il mese del terrore campano : un'escalation di incendi che gli addetti ai lavori hanno definito di chiara natura dolosa , frutto probabilmente di una strategia folle , di una logica che i più non comprendono e che ha portato le nostre terre a fumare per giorni.
Scenari di guerra : intere estese distrutte, coinvolte abitazioni e migliaia di residenti con un dispendio di forze ed energie inimmaginabile. E Polveri sottili alle stelle.
54 volte fino ad oggi 21 luglio. E’ il numero degli sforamenti registrati dalla centralina ARPAC a San Vitaliano “ Scuola Marconi “ nel 2017. La legge impone che Il valore giornaliero di 50 µg/m³ non può essere superato più di 35 volte nell'arco dell'anno. A metà anno circa, quindi, siamo ben oltre la soglia fissata dalla legge di 19 sforamenti.
Dall’inizio del mese di luglio in cui si sono registrati i primi focolai, la strumentazione sanvitalianese ha segnalato 4 giornate di stress ambientale in cui abbiamo abbondantemente superato la soglia giornaliera di 50 µg/m³.
3 giorni consecutivi di stress ambientale. Il primo picco risalente al 12 luglio si è registrato il giorno dopo l’incendio che interessato la collina di Polvica di Nola ( qui riportato https://marigliano.net/articolo.php?ru_id=1&sr_id=26&ar_id=51036 ). Le polveri sottili sono schizzate a 77 mg. Peggio è andata il giorno 13 luglio , data in cui, in occasione di diversi roghi appiccati nell’area mariglianese-nolana, il valore medio del PM10 è arrivato a quota 82. Lieve calo il 14 di luglio con media a 52 µg/m³, seppur di poco ma comunque oltre la soglia fissata per legge.
Dal 15 al 18 luglio, i venti che purtroppo hanno alimentato i roghi, hanno spazzato via il brodo galleggiante di Mal’aria nella nostra area. Col calo dei venti, ecco , il giorno 19 luglio, un ennesimo sforamento a quota 56 µg/m³.
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