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Cronaca Redazione 30 maggio 2018 14:54 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Gli uomini dei “Lo Russo” stessi e degli “Amato-Pagano” responsabili degli omicidi
MUGNANO - Scovati i mandanti e il movente dei 3 omicidi, rimasti per anni “lupare bianche”. I 3 omicidi furono consumati il 15 marzo 2009 a Mugnano, dove rimasero uccisi Francesco Russo, il figlio Ciro e l’autista Vincenzo Moscatelli, tutti vicini al clan dei “Capitoni”.
Si tratta di 7 uomini affiliati ai clan camorristici dei “Lo Russo” e degli “Amato-Pagano” ritenuti responsabili, a vario titolo, di omicidio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni nonché occultamento di cadavere, tutti reati aggravati da finalità mafiose.
A finire agli arresti sono stati Carmine Amato, 37enne, già detenuto nel carcere di Viterbo, Cesare Pagano, 48enne, già detenuto nel carcere di cuneo, Francesco Biancolella, un 66enne di Mugnano,l’unico libero, condotto poi nella casa circondariale di Secondigliano, Lucio Carriola, 43enne, già detenuto nel carcere di Terni, Mario Riccio, 26enne, di Mugnano, detenuto nello stesso carcere, Oscar Pecorelli, 39enne, in carcere a Tolmezzo (UD), Oreste Sparano, 32enne detenuto a L’Aquila.
È stato chiarito, inoltre, come i 7 arrestati agirono su richiesta dei “lo russo” i quali decretarono quelle morti per eliminare elementi diventati troppo autonomi in alcune attività illecite e quindi fastidiosi per le dinamiche del clan.
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