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Cronaca Paolo Isa 25 novembre 2020 20:13 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Per le cene di Natale bisognerà limitarsi agli affetti più stretti
Il dpcm Natale è ancora fase di studio al Consiglio dei Ministri, Roberto Speranza Ministro della Salute riferisce : "Valuteremo fino all’ultimo i dati, ci sono ancora molti giorni da qui alla scadenza del decreto ancora in vigore, quindi vorremmo vedere e capire quanto riusciamo ancora a piegare la curva con le misure adottate finora, ma continueremo con il principio di proporzionalità".
"Noi abbiamo scelto in questa seconda ondata di non fare un lockdown generalizzato uguale in tutti i territori ma di distinguere area per area, e capire dove fare interventi più duri quando la situazione è più difficile. Io penso che questo sia il metodo giusto e vogliamo insistere su questa strada "Guai a scambiare i primi segnali che vanno nella direzione giusta per uno scampato pericolo".
Per gli spostamenti riguardanti il Natale, "bisogna evitare spostamenti che non sono strettamente necessari, bisogna ridurre il più possibile le relazioni con le altre persone quando queste non sono indispensabili e bisogna restare a casa ogni volta che è possibile". "Vedremo l'evoluzione epidemiologica delle prossime settimane", ha aggiunto. Alle cene di Natale bisognerà limitarsi agli affetti più stretti. . Per quanto riguarda i ristoranti, Conte vorrebbe ancora tenerli chiusi, o al massimo aperti fino alle 18.00.
Per gli impianti sciistici il punto è evitare le tantissime aggregazioni che possono svilupparsi e i tanti trasferimenti di persone che vanno in vacanza in quei posti.
Per le scuole invece, l'ipotesi più accreditata, per riaprire le scuole superiori chiuse in tutta Italia, ma anche le seconde e le terze medie nelle Regioni arancione, sia il 9 dicembre, ovvero il mercoledì successivo al ponte dell'Immacolata.
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