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Cronaca Redazione 18 marzo 2021 09:49 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Operazione della Lipu e dei forestali di Marigliano
ACERRA - Fermato un bracconiere nel suo impianto di uccellagione, perquisita l’abitazione, sequestrata la rete, i richiami elettromagnetici e 6 cardellini.
Il sessantacinquenne era intento ad esercitare l’attività clandestina di uccellagione quando i militari della Stazione dei Carabinieri Forestali di Marigliano, comandati dal maresciallo Alessandro Cavallo, insieme alle guardie venatorie della LIPU, coordinate da Giuseppe Salzano, hanno accerchiato l’area e chiuso nella loro morsa il predatore di frodo.
Questa volta Il bracconiere, chiuse le vie di fuga, è caduto nella rete e si è consegnato ai tutori della legge.
L’impianto di uccellagione è stato totalmente smontato e tutti i componenti sequestrati insieme a due cardellini adoperati come “zimbelli”. I militari hanno eseguito la perquisizione domiciliare all’esito della quale hanno rinvenuto e sequestrato altri quattro cardellini.
L’uomo è stato denunciato per il reato di “maltrattamento agli animali” e per avere esercitato l’uccellagione, mentre i sei cardellini sono stati tutti liberati riprendendo la loro vita in natura.
“Stiamo assistendo ad una continua ed irrefrenabile mattanza di animali selvatici – afferma Fabio Procaccini, delegato della LIPU di Napoli – Le norme sono severissime, il reato di maltrattamento è punito da tre a diciotto mesi di reclusione e con la multa da 5.000 a 30.0000 euro ed è assurdo che neanche il COVID-19 trattiene i bracconieri nelle loro case”.
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