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Cronaca Redazione 28 marzo 2021 08:03 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
BRUSCIANO - L' inquinamento a Brusciano si combatte con la piantumazione di piante e alberi. E' la risposta dei cittadini allo sversamento dei rifiuti in località 40 Moggi. L' altro giorno il Comune ha rimosso 25 tonnellate di rifiuti speciali e inquinanti depositate ai lati della strada, nei pressi del parco della Vita .
A dare corso all' operazione è stato il commissario prefettizio, Roberto Esposito. La zona è attenzionata dai carabinieri forestali che hanno raccolto il grido di protesta di Gaetano Allocca, politico di Europa Verde , ma soprattutto ambientalista. Ambientalista a cui gli untori hanno lanciato diversi avvertimenti non esitando ad incendiare un prugno secolare che era l' albero preferito di una bambina speciale. Il parco della Vita a cui ha dato corso dà fastidio.
A rompere gli indugi e a dire basta agli eco criminali è stato proprio un ragazzo speciale , Alessandro, figlio della combattente professoressa Milena. “La natura è vita, preservarla significa preservare la nostra vita". Alessandro con l' ausilio degli agricoltori e di altri esperti volontari del parco della Vita, ha provveduto a piantumare le essenze arboree donate da Monica Cito, donna di grande tempra.
" Vorrei che le persone comprendessero che coltivare la bellezza - afferma Monica - è più conveniente di seminare veleni. Che la natura, l'ambiente vanno tutelati per il benessere di tutti. Sono stanca del dolore che il cancro provoca in questo territorio. Io sto combattendo ma ci sono tante donne colpite dal cancro al seno che non ce la fanno e lasciano figli e famiglie. Troppi i bambini e i ragazzi colpiti da leucemie" .
La sommossa : " Non possiamo restare indifferenti". L' intento è di trasformare quel fazzoletto di terra dove prima c'era una discarica di veleni in giardino dei Giusti. In memoria di chi non ce l'ha fatta e nel rispetto di chi invece sta lottando per farcela.
Ma chi sono i giusti? I giusti sono coloro che non si piegano all'omertà e che denunciano. Lo stesso Gaetano Allocca supportato dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli , sta dimostrando che la denuncia è l' arma più potente per combattere ingiustizie e intreccio affaristico.
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