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Manifestazioni Redazione 22 marzo 2017 00:06 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
BRUSCIANO - Un fiume “di speranza” in piena, un fiume di vita, profumato di coraggio, colorato di voglia e consapevolezza di poter fare la differenza per cambiare il futuro, ha attraversato le strade cittadine sulle giovani gambe, negli occhi, nella voce, nelle mani e nei cuori di centinaia di ragazzi che hanno sfilato in corteo per gridare no alle mafie.
Una marcia della pace particolarmente significativa per gli alunni dell'Istituto Comprensivo, De Filippo-De Ruggiero di Brusciano, scenario negli ultimi tempi di gravi fatti di camorra. Un ambiente dove gli scontri tra diversi gruppi criminali per il controllo del racket e delle piazze di spaccio, e dove l'illegalità diffusa in alcuni quartieri che costituisce per molte famiglie la normalità, rendono certamente più difficile ogni tentativo di educazione alla legalità, gli sforzi e il lavoro arduo, la ferma volontà e l'impegno profusi dal dirigente Fortuna Parma e dagli insegnanti hanno sicuramente portato a risultati eccellenti.
La sinergia tra scuola e forze dell'ordine voluta dalla dirigente che ha organizzato nel corso dell'anno diversi incontri tra i piccoli alunni e le istituzioni, per affrontare insieme i temi della legalità, hanno contribuito. Ieri mattina questi ragazzi hanno dimostrato di avere davvero fame di legalità e giustizia, di sognare e volere un mondo migliore e di credere profondamente che se si alza la testa e si dice no, un futuro diverso, quello che è custodito nelle loro mani, può essere possibile. Il corteo colorato e festoso di bambini che reggevano tanti striscioni riportanti frasi inneggianti alla legalità, guidato dalla dirigente scolastica Fortuna Parma, dai rappresentanti delle forze dell'ordine locali con il maresciallo Marco Nunziata, e dai rappresentanti dell'amministrazione comunale ha raggiunto piazza XI Settembre.
Commovente l'ingresso sulle note della canzone di Fiorella Mannoia “Sia Benedetta”, della folla di piccoli alunni in piazza, quella stessa piazza, ridotta a poco più di una colata di cemento, ostaggio per molto tempo degli spacciatori, scenario di una delle tante sparatorie avvenute negli ultimi mesi, e che ieri mattina si è tinta dei colori dell'arcobaleno, indossati dai bambini che per una volta hanno insegnato agli adulti cosa vuol dire credere davvero che essere “legali” come hanno raccontato nei lavori da loro prodotti, rende la vita migliore e questo mondo più bello. I bambini hanno letto il decalogo della legalità, hanno intonato canti e recitato piccoli sketch. Ma cosa rappresenta per te questa manifestazione” abbiamo chiesto ad alcuni bambini.
“E' importante per noi, perchè vogliamo far capire ai grandi che desideriamo crescere e giocare in un posto senza violenza senza prepotenti-ha detto Giovanni, 12 anni, seconda media-oggi ricordiamo tutti gli innocenti morti per mano delle mafie, ma allo stesso tempo questo non ci spaventa, noi non dobbiamo avere paura e non dobbiamo essere omertosi, non moriremo perchè saremo tutti uniti contro la camorra. Se siamo uniti i cattivi si devono arrendere per forza. Mica ci possono uccidere tutti”.
“La legalità è rispettare le regole sempre-ha detto Alessia 11 anni, prima media-oggi stiamo dando un messaggio di speranza, e allo stesso tempo stiamo imparando che se crediamo in noi e siamo uniti, possiamo costruire un futuro migliore, un mondo libero”. “Sono commossa per tutto ciò che ho visto stamattina, per la partecipazione così sentita dei miei ragazzi-ha detto con gli occhi lucidi la dirigente-sono orgogliosissima di queste piccole grandi anime, che hanno davvero tanto da insegnarci, non solo da imparare. Sono bellissimi, sono il futuro, sono la speranza. Nessuno me li deve toccare”.
Monica Cito
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