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Manifestazioni Sanità Maria Capasso 17 marzo 2019 22:03 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
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BRUSCIANO. "Subito prove annuali di evacuazione per un campione di 40 mila abitanti della zona rossa e un gemellaggio con i paesi ospitanti". E' questo ciò che la pastorale sociale per la giustizia, l'ambiente e il lavoro di don Giuseppe Autorino auspica. "
Il passato ed il presente non sono modificabili: sul futuro possiamo invece intervenire, cercando di progettarlo e costruirlo in modo tale che possa rispondere alle nuove esigenze di lavoro, di sviluppo della persona e di qualità della vita".
L'incontro tenuto a Brusciano, presso la chiesa di san Sebastiano, ha acceso la discussione sul tema del lavoro e dell’ambiente in una società che cambia e che invoca giustizia. " E' stata una serata - dice la pastorle -per richiamare le forze del territorio verso l'individuazione di un modello di riferimento per leggere il nostro tempo in linea con le sfide attuali".
A raccontare “l ’impegno e gli interventi passati della Pastorale Sociale e del Lavoro (Ambiente - Lavoro - Giustizia)” è stata Giuseppina Orefice, che ha sostenuto quanto sia stato instancabile l' impegno diocesano sul fronte ambientale, visto anche l'elevato tasso di inquinamento registrato a San Vitaliano. Tra gli addetti ai lavori il presidente della Fondazione 'Convivenza Vesuvio', Vincenzo Coronato, che ha spiegato le finalità dell' Associazione costituita nel 2008 e che vede tra i suoi partner anche Confindustria Caserta.
Il progetto 'Convivenza Vesuvio' prevede che, nel caso di eruzione del vulcano, la popolazione dei venticinque Comuni vesuviani a rischio, quelli compresi nella cosiddetta Zona Rossa, sia spostato nelle altre province campane, soggette a spopolamento. Il piano di trasferimento si limita ad uno spostamento di 40 chilometri dalla residenza di partenza, rimanendo all' interno della Regione Campania, non lontano dagli interessi culturali, sociali ed economici della popolazione interessata.
Coronato sollecita correttivi al piano e l' adozione di strumenti di Protezione civile adeguati .Lancia poi il j’ accuse alle paludi istituzionali con la necessità di urgenti misure di contrasto per fare in modo che la protezione civile già prima sia in grado di intervenire in maniera realistica.
"Come fondazione stiamo -conclude Coronato- creando il basamento istituzionale guardando i cittadini vesuviani come risorsa non come un problema.
In sala ci sono anche don Aniello Tortora, il padrone di casa, don Salvatore Purcaro e Gennaro Esposito di Medici per l'Ambiente . L' incontro si conclude con la somministrazione di un questionario sulle problematiche affrontate.
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