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Cronaca Antonio Franzese 27 maggio 2017 18:57 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
NAPOLI – Rondò di Arzano. Scovata Fiat Punto con targa bulgara, adibita al trasporto di persone sottoposte a dialisi. Il veicolo non era stato mai revisionato ed inoltre il numero riportato sull’adesivo dell’avvenuta revisione, risultava sconosciuto.
A conclusione di un’intesa attività investigativa, gli Agenti hanno poi scoperto che altri 12 veicoli di nazionalità bulgara e di proprietà della medesima ditta riportavano degli attestati di revisione falsificati.
E’ risultato inoltre che i veicoli sottoposti a Fermo Amministrativo ed inibiti dalla circolazione, erano stati acquistati in Italia, intestati ad una ditta con sede legale a Torino, poi radiati dalla circolazione per esportazione in Bulgaria ed intestati, ad hoc, ad una ditta con sede a Sofia (BULGARIA).
Entrambe le ditte (quella italiana e quella bulgara) hanno lo stesso Amministratore Unico, ovvero un italiano di 48 anni residente in provincia di Napoli e pertanto gli investigatori della Polizia Stradale non escludono che tale artifizio societario sia stato attuato con l’unico fine di eludere il fisco italiano ed abbattere i costi di gestione del parco veicolare.
L’Amministratore Unico delle due società è stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di falso materiale. Gli attestati di revisione contraffatti sono stati sottoposti a sequestro penale e le carte di circolazione dei veicoli saranno inviate al Consolato Bulgaro con sede a Napoli secondo la normativa vigente.
Sono tutt’ora in corso indagini finalizzate ad accertare eventuali ulteriori “società di comodo” che svolgono la medesima attività garantendo una perfetta efficienza dei veicoli.
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