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Ambiente Redazione 11 aprile 2016 22:53 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Jeremie Garbe (Pellenc ST ): "Si inaugura la più sofisticata linea esistente del suo tipo in Europa”. Proteste della CGIL
SAN VITALIANO - Arrivano le più alte cariche istituzionali a San Vitaliano per l’inaugurazione della nuova piattaforma ecologica leader nel settore della Green Economy. A dare corso a questa nuova realtà produttiva è la società Ambiente Spa, regina nell’ambito dello smaltimento. Si tratta di un nuovo impianto di selezione automatizzata delle materie prime derivanti dalla raccolta differenziata.
"La Campania punta a diventare una regione all'avanguardia a livello internazionale nella raccolta differenziata ed investimenti come quello di Ambiente S.p.A. vanno in questa direzione."
Ha iniziato così il suo intervento il vicepresidente della Regione Campania e assessore all'Ambiente della Fulvio Bonavitacola, che ha partecipato oggi, con il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, i deputati Massimiliano Manfredi e Giovanni Palladino, il presidente di Corepla Giorgio Quagliuolo e decine di sindaci campani, all'inaugurazione di una delle piattaforme ecologiche più innovative d’Europa realizzata a San Vitaliano da Ambiente S.p.a., azienda leader nel recupero di materia prima derivante dai rifiuti, che fa parte del gruppo GreenEnergy Holding Spa ed ha festeggiato, lo scorso anno, i 25 anni di attività nel mondo della green economy.
La realizzazione, nell’unità produttiva di San Vitaliano, in partnership con le aziende francesi Pellenc ST e Vauchè SA, di un impianto di selezione di ultima generazione, ha completato un processo di aggiornamento tecnologico finalizzato all’efficienza e all’efficacia dei processi di selezione. Questo impianto è il solo in Europa ad avere su un’unica linea 20 selettori ottici, capaci di riconoscere e trattare fino a centomila tonnellate per anno di materiale proveniente dalla raccolta differenziata, contribuendo in questo modo alla tutela del nostro ambiente.
“L’ Ambiente S.p.A. - dichiara il direttore generale dell’azienda Mario Bruscino - è uno dei fiori all’occhiello del gruppo GreenEnergy Holding S.p.A. ed, in questi venticinque anni di attività, è diventata un modello nel panorama della Green Economy, grazie alla continua attenzione per le nuove tecnologie ed ai mirati investimenti, realizzati tanto sull’automazione e sull’efficienza dei processi quanto nello sviluppo di nuovi e moderni processi, adeguati sia ad ottimizzare i sistemi di recupero della raccolta differenziata, sia a progredire verso elevati livelli di conforto operativo negli ambienti di lavoro.
Tutte le nostre scelte sono state improntate al rispetto e alla salvaguardia del territorio con l'obiettivo di diventare un modello di buona impresa in cui etica e sviluppo convivono in maniera virtuosa.”
“Il Gruppo - conclude Mario Bruscino - affonda le radici in una storia familiare, che è esempio concreto della capacità italiana di fare impresa. Le aziende che lo compongono hanno sempre garantito, ai propri lavoratori e a tutti i suoi stakeholder un processo di crescita continua professionale ed economica con l’applicazione di modelli e filosofie aziendali già proiettati nell’Industria 4.0, la così detta quarta rivoluzione industriale che caratterizzerà i prossimi decenni. La nostra sfida è quella di promuovere i paradigmi dell’Economia Circolare, che esprimono un modo diverso di pensare i rifiuti, non più quale problema ma come preziosa risorsa da riutilizzare per migliorare il nostro mondo”.
Unica nota stonata: in mattinata sono comparsi dei manifesti davanti alle scuole cittadine affissi dalla Cgil che ha accusato l’azienda san vitalianese di aver licenziato 8 lavoratori solo perché aderenti alla Cgil. Organizzato anche un presidio davanti ai cancelli dell’azienda con la presenza dei massimi vertici sindacali della Cgil. C’era il segretario regionale Fp Antonino Santomassimo e quello provinciale. A dare la solidarietà ai lavoratori anche i consiglieri comunali di Marigliano Nello La Gala e Gaetano Bocchino. Si spera in un reintegro degli operai attualmente finiti in cassa integrazione.
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