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Ambiente Nicola Riccio 27 gennaio 2017 09:04 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
Le domande del parlamentare Ferrara di San Vitaliano .
AGRO NOLANO – “ Si rassicura comunque che il Ministero
dell'ambiente prosegue nella sua azione costante di monitoraggio e di sollecito
nei confronti dei soggetti territorialmente competenti, anche al fine di valutare
eventuali coinvolgimenti di altri soggetti istituzionali, senza ridurre in
alcun modo lo stato di attenzione su tali tematiche”.
Era settembre 2014 e la comunità dell’agro nolano era in
allarme per la presenza di una strana sostanza, collosa ed appiccicaticcia,
difficile da rimuovere, depositatasi su balconi, terrazze, ringhiere , nelle
abitazioni e non solo. Ne fù ovviamente colpito anche il comparto agricoltura ,
la sostanza misteriosa si era adagiata anche su frutta e verdura e la stampa
ritornò fumante sui concetti di insalubrità legati alla «Terra dei fuochi».
Così il sanvitalianese On. Francesco Ferrara, in quota Sinistra Italiana,
interrogò il Governo in merito alle iniziative di competenza e salvaguardia
dellÂ’ambiente e della salute dei cittadini .
“ A questo strano fenomeno – affermava l’Onorevole Ferrara -
si aggiungono le risultanze documentali e le allarmanti raccomandazioni
conseguenti ad una recente indagine ambientale sulle falde acquifere condotta
dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania e trasmessa,
per competenza, all'Asl Napoli 3 Sud. Le risultanze evidenziano che è
indispensabile un maggiore controllo del territorio da parte delle istituzioni
preposte al fine di evitare che le popolazioni residenti in detta area
continuino a subire danni alla propria salute.il dipartimento di prevenzione
dell'ARPAC ha invitato alcuni comuni della zona della «Terra dei fuochi» ad
assumere urgenti provvedimenti sul proprio territorio comunale, quali il
divieto assoluto di irrigazione con l'acqua dei pozzi e di commercializzazione
dei prodotti agricoli prodotti in quelle aree
Risposta del Governo tramite la Dott.ssa SILVIA VELO,
Sottosegretaria di Stato per l'Ambiente e la tutela del territorio e del mare :
Sostanza Appiccicosa . Dagli accertamenti effettuati dal
laboratorio fitopatologico della Regione Campania su foglie di citrus sinensis,
nonché dal biomonitoraggio del Dipartimento provinciale dell'ARPA Campania, è
emerso che si trattava di un forte attacco dell'aleurodide degli agrumi. Tali
parassiti emettono una sostanza appiccicosa e zuccherina, la melata, succhiando
la linfa delle piante arboree che favorisce l'insediamento di fumaggine indotta
da particolari specie di funghi. L'ARPA
Campania ha precisato, infatti, che sulla melata, ossia goccioline prodotte
dagli insetti che succhiano la linfa delle piante, si possono poi sviluppare
crittogame nere, funghi, che danno origine al fenomeno della fumaggine. La
stessa melata, di consistenza appiccicosa, può essere dispersa nell'ambiente da
correnti aeree, anche su superfici abiotiche, come ad esempio pavimenti e
terrazze.
Controllo del Territorio . Ad ogni modo, per quanto riguarda
in via generale il controllo sul territorio da parte delle istituzioni
preposte, tra le numerose misure adottate nel quadro delle attività promosse
dal Patto per la Terra dei fuochi e coordinate presso la cabina di regia
interistituzionale con le prefetture, la regione e gli enti locali, si
evidenzia in particolare il potenziamento dei controlli delle Forze
dell'ordine.
Roghi. Per quanto invece riguarda la problematica dei roghi, l'anno 2016 ha confermato la tendenza in costante diminuzione degli incendi dolosi di rifiuti nelle aree delle province di Napoli e Caserta.
Attività Commissione . Si deve, inoltre, segnalare
l'attività svolta dalla Commissione per l'individuazione e il potenziamento
delle azioni e degli interventi di monitoraggio per la tutela dei terreni,
delle acque di falda e dei pozzi della regione Campania, istituita nell'ambito
del Comitato interministeriale e prevista dal decreto 136 del 2013 e presieduta
dal Ministero dell'ambiente. Il compito principale della Commissione è stato
quello di determinare gli indirizzi finalizzati alla tutela della salute, alla
sicurezza, alla bonifica dei siti, nonché alla rivitalizzazione economica dei
territori della cosiddetta Terra dei fuochi. In particolare, la Commissione ha
provveduto ad elaborare un «programma Commissione» che mira a coniugare il tema
del monitoraggio e della bonifica delle aree agricole con quello delle
iniziative di screening e prevenzione dei rischi per la salute dei cittadini, e
ancora con quello del permanere di fenomeni di illegalità e inciviltà che
attengono allo smaltimento abusivo dei rifiuti. Il documento è stato approvato
l'8 agosto scorso dal Comitato interministeriale e, successivamente, il
Ministro dell'ambiente ha deliberato la trasmissione alla cabina di regia per
la programmazione del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020 al fine del
successivo esame da parte del CIPE.
Finanziamenti. Per quanto riguarda le linee finanziarie
strumentali agli interventi indicati nel programma della Commissione, si fa
presente che il fabbisogno economico complessivo per le misure previste è pari
a 103,425 milioni di euro. EÂ’ stato inoltre istituito, nello stato di
previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, un Fondo con dotazione
150 milioni per ciascuno degli anni 2016-2017, per l'effettuazione di
interventi nei territori della Campania.
Replica dell’On. Francesco Ferrara alla risposta del Ministero dell’Ambiente e la tutela del Territorio e del Mare : "Ovviamente sarebbe stato meglio apprenderlo quanto prima essendo passati più di 2 anni dalla presentazione dell’interrogazione. Parliamo quindi di un fenomeno, quello della comparsa di questa sostanza collosa, che è avvenuto in un certo periodo e aveva creato un allarme tra la popolazione. Tutte le informazioni che apprendiamo adesso non hanno avuto alcuna visibilità sul territorio. In questi due anni né gli enti locali, né l’Arpa, né tantomeno la Regione o altri soggetti istituzionali hanno mai provveduto ad informare le popolazioni sui controlli che stavano effettuando"
" Tuttavia - chiude Ferrara - se questi accertamenti, come pare, sono stati fatti
siamo di fronte ad un elemento positivo perché vuol dire che almeno da questo
versante, su questo particolare fenomeno, non c’è un ulteriore problema dal
punto di vista della sicurezza ambientale dentro unÂ’area complessa, come quella
dellÂ’area nolana, con la quale ci troviamo a convivere quotidianamente. Mi
permetto in ogni caso di insistere su alcuni elementi. È vero che nell’area
della ‘Terra dei fuochi’ si stanno provando a fare quegli interventi e
finanziamenti da lei appena richiamati ma è altrettanto vero che sul territorio
si percepisce ancora una distanza notevole tra la reale situazione che vivono
le popolazioni dal punto di vista ambientale e della sicurezza e la presenza
dello Stato, della Regione e degli organi preposti alla messa in sicurezza di
quel territorio. Se quel particolare fenomeno della ‘sostanza collosa’ aveva a
che fare con una sorta di parassita, altre tematiche ambientali che riguardano
quel territorio credo che abbiano poco a che vedere con eventi naturali. Sono
tutti eventi dolosi che bisognerebbe prevenire, facendo in modo che una
presenza più costante degli apparati dello Stato riesca a mettere finalmente in
tutta sicurezza quel territorio e le popolazioni che in quel territorio
vivono.
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