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Ambiente Nicola Riccio 24 maggio 2017 11:00 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
NOLANO - Lì dove c’era un pericolo per una grave depressione topografica causata da due anomalie - identificate con i codici 15TFA07001 e 15B2A02022 - che rendeva difficile un sopralluogo, ora c’è un’abitazione ed una strada sterrata. Potenti strumenti del privato.
“ Allo stato il sito non è stato neanche messo sicurezza (altro che bonifica e ripristino ambientale!) per cui continua, almeno da nove anni, ad immettere solventi (cancerogeni) in falda (così in sentenza) che hanno contaminato, verosimilmente, anche le falde profonde”.
Questo il contenuto di una nuova nota scritta a quattro mani dall’Isde Medici per l’Ambiente ‘Nola-Acerra’ e il Comitato spontaneo ‘Respiriamo Pulito’ di Roccarainola con cui si chiede nuovamente chiarezza sugli inquietanti risultati dello studio di monitoraggio del territorio nolano detto ‘Miapi’, che ha mostrato evidenti ‘anomalie’ per la presenza di due siti inquinati a Roccarainola.
La questione non è nuova. Una lunga scia di istanze, richieste protocollate ed interrogazioni parlamentari che arrivano al culmine nel botta e risposta tra il vice-Presidente della Camera On. Di Maio ed il Ministro Gian Luca Galletti. A chiudere la querelle il Sottosegretario Marco Flavio Cirillo che affermava : “ Sarà cura del Ministero dell’ambiente continuare a vigilare sulle attività intraprese o da intraprendere dagli Enti locali nel sito in questione al fine di addivenire alla bonifica ed al ripristino ambientale del territorio”.
“ C’è pericolo? Ci sono omissioni? Per tutto quanto sopra evidenziato – conclude la nota - riteniamo che sia giunto il momento - in ossequio ad imprescindibili doveri istituzionali nonché etici - di fare ciascuno la propria parte finalizzata a chiarire definitivamente “… una vicenda gravissima che incide sulla vita di migliaia di persone, sulla conservazione del paesaggio e sulla biodiversità “.
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