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Ambiente Viviana Papilio 12 ottobre 2018 17:36 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Quanto incidono i danni ambientali, l'Alimentazione e lo Stile di Vita sull'infertilità giovanile.
EcoFoodFertilty è un progetto promosso dall’Uroandrologo Luigi Montano, sostenuto dai Medici per l’Ambiente sezione di Nola-Acerra.
Il Dottore, che è anche presidente della Società Italiana di Riproduzione Umana (SIRU), si è fatto ideatore e promotore di una ricerca che si rivolge ai giovani degli Istituiti Scolastici della Terra dei Fuochi. I suoi studi hanno messo in evidenza la correlazione tra infertilità e alimentazione: la presenza di agenti inquinanti si è rivelata essere dannosa per l’organismo e di forte impatto sulla capacità fertile dell’uomo. Rilevando la presenza di elementi inquinanti nelle matrici biologiche dell’organismo umano, di cui il liquido seminale alterato è sentinella, il dottor Montano ha proposto un approccio detossificante attraverso l’utilizzo di alimenti scelti e selezionati dalla rete Eubiotica che vengono prodotti secondo tecniche agroecologiche esenti dall’uso di pesticidi e altre sostanze chimiche dannose.
Il progetto si è già rivolto a circa 90 diciottenni dell’Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore Marigliano – Saviano diretto dal Prof. Domenico Ciccone. I giovani, dopo la conferenza e l’acquisizione delle nozioni basilari su cui poggia la ricerca, hanno compilato un questionario a seguito del quale sono stati selezionati per partecipare allo screening multicentrico che è in corso sia in Italia che in Europa.
Dai dati delle ricerche effettuate nel corso del 2017 e che hanno visto la comparazione delle analisi dei ragazzi che vivono nella Terra dei Fuochi con quelle dei loro coetanei dell’Alto Medio Sele in provincia di Salerno, si è riscontrata una maggiore e significativa contaminazione da tossici ambientali, soprattutto metalli pesanti, e di alterazioni di altri parametri (capacità antiossidante, allungamento telomeri spermatici e danni al DNA spermatozoario). Quanto basta per mettere in luce una evidente anomalia legata al territorio.
In questo stesso ambito divulgativo e di ricerca si inserisce un progetto costola di quello sin qui descritto. Si tratta di Faast, acronimo di Fertilità, Ambiente, Alimentazione e Stili di Vita, che propone un diverso approccio a proposito di contaminazione umana da tossici ambientali “ in vista di una prevenzione attiva ed efficace per patologie cronico-degenerative che possono avvenire in età adulta e in base alle nuove evidenze sulla trasmissibilità epigenetica attraverso i gameti anche alla loro progenie”.
Ma non è tutto. Il dottore e studioso denuncia il negazionismo imperante, associato all’assenza di attività di prevenzione, che vige in alcune Istituzioni Sanitarie e rilancia il progetto chiedendo a chiunque volesse aderire, di età compresa tra i 18 e i 22 anni, di farsi avanti scrivendo al seguente indirizzo mail info@ecofoodfertility.it.
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