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Ambiente Redazione 01 febbraio 2020 23:19 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - A San Vitaliano, da tempo, si parla e si scrive del problema, certamente insostenibile, della quantità sovrabbondante di polveri sottili. Così se ne parla a Pomigliano, Acerra e dovunque vi sia una centralina adibita al controllo delle PM10. A Marigliano non se ne parla, così come negli altri comuni dove non c'è alcuna centralina di controllo e il problema, non avvertito, sembra non esistere.
Ma tra Marigliano e San Vitaliano non vi è alcun muro che possa contenere l'aria e le sue polveri, così come tra gli altri comuni del circondario, e credere che il problema delle polveri sia localizzato in San Vitaliano o solo dove è presente una centralina di monitoraggio significa battere senza senso contro il muro della ragione.
L'amministrazione di San Vitaliano, per contenere il problema, dal 1 febbraio, ha chiuso le strade cittadine al traffico veicolare non residente in due importanti fasce orarie della giornata. Così, i residenti di San Vitaliano potranno continuare a produrre polveri sottili in San Vitaliano e nei comuni limitrofi, ma godranno del vantaggio di non farsi "contaminare" dai non residenti. I residenti dei comuni limitrofi continueranno a fare quel che devono, ma altrove.
Insomma, viene meno la reciprocità, ma le PM10 restano, perché tra comuni limitrofi non esiste alcun muro che possa contenere l'aria le sue polveri e credere che il problema delle polveri sia risolvibile chiudendo San Vitaliano agli estranei significa battere senza senso contro il muro della ragione. In più, cosa accadrebbe se tutti i comuni chiudessero le vie di transito agli altri? Senza troppe difficoltà, appare chiaro che la misura della chiusura al traffico non residente, anche intesa come disincentivo all'utilizzo dell'auto, ha valore solo se condivisa, coordinata e realizzata da più comuni confinanti. Che pensano di fare le altre amministrazioni?
Forse esistono muri amministrativi che non conosciamo o, forse, le risposte sono sempre più semplici di quanto si pensi e, dati i fatti, si potrebbe pensare (spero di sbagliarmi) che all'amministrazione di San Vitaliano non importi del problema, bensì far calare i valori della centralina, per placare le discussioni e poter dire di aver risolto; che all'amministrazione di Marigliano non importi intavolare un dibattito, sicuramente divisivo, che l'opinione pubblica locale (ammesso che esista) non ha ancora fatto suo.
Così, l'unico muro concreto verso la risoluzione dei problemi concreti è sempre e solo l'amministrazione politica, che, per definizione, dovrebbe rimuoverli, ma che cede all’autoreferenzialità e alla logica della conservazione del consenso.
Sia chiaro, non sto scrivendo che la misura attuata a San Vitaliano sia sbagliata di per sé, sto scrivendo che sarebbe dovuta essere coordinata e che andrebbe realizzata da tutti, dalla dormiente Marigliano e dagli altri confinanti, altrimenti resta inutile e genera solo problemi e iniquità. Speriamo si adoperi al riguardo il competente ente super-partes con la sua visione d'insieme, la Città Metropolitana di Napoli.
Alfredo Strocchia.
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