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Ambiente Sanità Maria Capasso 14 febbraio 2020 23:31 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO, MARIGLIANELLA - La bomba ecologica che investe via Pasubio, a Marigliano e la periferia di Mariglianella, finisce sui tavoli ministeriali. A sollevare il caso è un' interrogazione del senatore Antonio Iannone che chiede l' immediato intervento di bonifica e la rimozione dell' acqua stagnante dove stanno proliferando rane e alghe inquinanti .
In particolare Iannone vuole chiarezza e notizie sull'iter del piano di caratterizzazione: il telo di emergenza è staccato dai muretti in più punti e, quindi, verosimilmente non assolve neanche più alla funzione di impermeabilizzazione; i miasmi continuano ad appestare l'aria; l'acquitrino è sempre presente, così come le carcasse di animali morti. Iannone vuole sapere , inoltre, quali siano i motivi del grave ritardo accumulato nell'adozione del piano di caratterizzazione e nella realizzazione delle attività di bonifica del sito ex Agrimonda.
Il senatore sollecita l'attuazione dell'accordo di programma e, quindi, della bonifica del sito e dell'area circostante. E non solo: estende l' attenzione a tutto il territorio Campano: "Qual è lo stato dell'arte delle bonifiche nel territorio campano e, particolarmente, quali sono le bonifiche che sono state realizzate negli ultimi due anni?”.
Il Ministero chiamato in causa è quello dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. A tale scopo il senatore scrive":
il deposito di fitofarmaci e pesticidi ex "Agrimonda", sito a Marigliano, nell'area metropolitana di Napoli, costituisce una bomba ecologica a cielo aperto;
dal 18 luglio 1995, quando quest'area di 2.700 metri quadrati in cui erano stipate 235 tonnellate di sostanze, andò a fuoco, sono state sprigionate nel terreno, nelle falde acquifere e nell'aria sostanze tossiche, tanto da paragonare questo sito ad una "Chernobyl" italiana;
l'insorgenza di patologie tumorali è fortemente aumentata nell'area, già oggetto di altre fonti di inquinamento, tra cui quello che interessa i Regi Lagni e quello provocato dalle polveri sprigionate dalle attività estrattive dalle cave;da 25 anni l'area ex Agrimonda è in attesa delle operazioni di bonifica;
considerato che:
il 18 dicembre 2012 è stato firmato l'accordo di programma destinato alla bonifica e al risanamento ambientale dell'ex deposito di fitofarmaci Agrimonda;
l'ex deposito Agrimonda, inserito nel sito di bonifica di interesse nazionale "litorale domizio flegreo e agro aversano", secondo il citato accordo di programma, verrà sottoposto nei limiti dei previsti 962.090,90 euro di finanziamento ai seguenti interventi urgenti: "A. Predisposizione di un piano di smaltimento dei rifiuti; B. Prelievo, trasporto e smaltimento dei rifiuti; C. Predisposizione del Piano di Caratterizzazione dell'area impronta dei rifiuti; D. Esecuzione delle indagini di caratterizzazione ed analisi di cui al precedente punto C";
nel gennaio 2019 è terminata la fase di rimozione del cumulo dei materiali colpiti dall'incendio e la ditta esecutrice dei lavori ha prelevato campioni di top soil, di suolo e di acque di falda, per effettuare il monitoraggio ambientale, così come previsto dal progetto, sui quali l'Arpac ha effettuato analisi;
nel maggio 2019 i risultati delle analisi effettuati da Arpac hanno evidenziato risultati preoccupanti, in quanto le matrici del suolo e del sottosuolo mostrano un superamento delle concentrazioni della soglia di contaminazione, ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006, per idrocarburi pesanti, rame, diossine, furani, DDT; le acque sotterranee mostrano invece superamenti delle concentrazioni della soglia di contaminazione, tra gli altri, per mercurio, benzene, tricloropropano; per entrambe le matrici, Arpac ha trovato una diffusa contaminazione da fitofarmaci, non normati dal decreto legislativo n. 152 del 2006, ma ricercati comunque perché presenti nel cumulo di Agrimonda;
nel luglio 2019 è stata effettuata l'attività di messa in sicurezza di emergenza, che è consistita nel coprire l'area del sito con un telo impermeabile, ancorato ai muretti laterali, per evitare l'infiltrazione dell'acqua piovana;
tale intervento non ha prodotto alcun risultato per quanto riguarda le emissioni gassose e "odorigene" che continuano ad appestare l'area". Basta ritardi ..25 anni di attesa per la tutela della salute pubblica sono veramente tanti e nel frattempo c'e' che si ammala ".
a tutt'oggi, non si hanno notizie sull'iter del piano di caratterizzazione, il telo di emergenza è staccato dai muretti in più punti e, quindi, verosimilmente non assolve neanche più alla funzione di impermeabilizzazione; i miasmi continuano ad appestare l'aria; l'acquitrino è sempre presente, così come le carcasse di animali morti,
si chiede di sapere:
quali siano i motivi del grave ritardo accumulato nell'adozione del piano di caratterizzazione e nella realizzazione delle attività di bonifica del sito ex Agrimonda;
quali iniziative si intenda intraprendere per accelerare l'attuazione dell'accordo di programma e, quindi, della bonifica del sito e dell'area circostante;
quale sia lo stato dell'arte delle bonifiche nel territorio campano e, particolarmente, quali siano le bonifiche che sono state realizzate negli ultimi due anni;
quali iniziative si intenda mettere in campo per garantire il diritto alla salute, costituzionalmente tutelato, nel territorio di Marigliano e area circostante.
Scrive Ciro Tufano che da anni combatte questa battaglia:"È arrivato il momento in cui (TUTTI) quelli che hanno una qualche responsabilità politica o istituzionale nei comuni di Mariglianella e Marigliano non si sottraggano...., ma debbano risolvere l'allarmante situazione "REALIZZATA" sull'area ex agrimonda!!
Abbiamo bisogno, senza tentennamenti, degli "amministratori" che ci tirino fuori dalla "PALUDE" nella quale i due Comuni sono "crollati".....!
Ci vuole coraggio e buona volontà, "tanto" coraggio e tanta buona volontà...!!
Se occorresse... una delegazione di cittadini è pronta ad accompagnare i Sindaci dei Comuni di Mariglianella e Marigliano a "protestare" davanti al Palazzo regionale "con bottiglie d'acqua ed aria di Agrimonda" al seguito, per "fare toccare con mano" il problema agli amministratori regionali......se la responsabilità come afferma il SINDACO di Mariglianella è la LORO...!!!".
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