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Ambiente Sanità Maria Capasso 17 maggio 2022 23:45 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Convegno nell'ambito del Premio Legalità e contrasto alle Mafie
MARIGLIANO - L'intervento di Antonio Marfella al convegno "Agrimonda: dove andremo a finire?", nell'ambito del Premio Legalità e contrasto alle Mafie, organizzato dal laboratorio artistico culturale don Carlo Carafa e dalla nostra testata Marigliano.net.
È da un poco di tempo che sto soffrendo perché per l’ambiente non sono riuscito a fare niente. Io fino al 2006 di monnezza non ne sapevo nulla. Sto combattendo. Sono stato il più giovane farmacologo di Italia nel 1984. Dall’ 80 all’ ' 83 il più giovane medico di Napoli. Ero primario del laboratorio di analisi dell’istituto dei tumori di Napoli e sono finito nella monnezza. Sono diventato il più vecchio specialista in igiene per capire qualcosa d’ inquinamento. Sono rimasto colpito dal discorso di don Luigi Mucerino sulla terra e l’acqua. Con il generale Costa ho dovuto imparare che il problema dei rifiuti tutto è tranne che quello dei rifiuti solidi urbani. I rifiuti urbani sono il 10 per cento del problema rifiuti.
Siamo stai offesi e umiliati come incapaci di gestire il rifiuto solido urbano. Noi civiltà di 3 mila anni. È nata qui la civiltà in Europa. Ci hanno creato una legge offensiva che rende penali e non contravvenzionati i reati sull’ambiente. E’ una legge nata con questi criteri: mandare in galera con un massimo di cinque anni di reclusione chi brucia i rifiuti a bordo delle strade. Un’altra legge che offende perché Terra dei Fuochi era ritenuta un problema solo campano. Il concetto tragico riguarda la prima fase quando ci hanno portato i rifiuti tossici del nord con 84 pozzi inquinati nel solo territorio acerrano. Hanno fatto la legge e i rifiuti non si bruciano più per strada. Terra dei fuochi resta, ma è cambiata la modalità di bruciamento, i rifiuti si portano nei depositi che poi misteriosamente bruciano. I rifiuti speciali non vengono tracciati.
La verità è che dei rifiuti speciali non vogliamo saperne niente, quanto poi sono loro il problema. Dal 2014 al 2020 abbiamo quattrocento depositi bruciati al nord e 100 al sud. Siamo nella terza fase. Il nostro presidente De Luca dice che terra dei fuochi non esiste perché i pomodori sono brutti. Ma che c’entrano i pomodori con Terra dei Fuochi? Io fui chiamato dal magistrato Bisceglia che mi chiese:” Perché io alla Resit trovo il territorio inquinato e i pomodori puliti?
E qui subentra l’intercettazione del magistrato Cristina Ribeira, processo Carosello Acerra. Ad un certo punto si intercettava una persona che diceva alla moglie ti farò dormire su un letto d’oro, la situazione sta procedendo. Cara stasera fammi un’insalata di pomodori con la roba che ho appena colto”. Per tre mesi Cristina Ribeira non riusciva a capire: “Ma questo è scemo, mangia questi pomodori”.
Parte in causa nel processo di Cipriano Chianese gli smaltitori avevano detto ai camorristi non vi preoccupate: prima fase tombamento profondo, i rifiuti tossici da noi non si mettevano nella parte superficiale. Si scavava, stombava perché su consiglio degli agronomi bisognava metterli sotto e coltivarci sopra perché nessuno mai avrebbe potuto scoprirli. Pomodori con radici di 40 cm pulitissime.
Persino qualche camorrista ignorante si fece la domanda: ma l’acqua sotto non si inquina? E che te ne frega, bevi l’acqua minerale. L’intuizione di Francesco sull’ acqua nel 1200 la caratterizza con quattro aggettivi: umile, utile, preziosa e casta. Aggettivi che hanno un’importanza fortissima. La prima qualità che deve possedere uno scienziato è l’umiltà, se non sei umile, non serve a niente. Perché apprezziamo papa Francesco? Perché è umile. Ho la mia posizione sull' argomento Agrimonda è stata incendiata ...conteneva anticrittogamici banditi dalla legge e non può essere una casualità " .
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