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Cronaca Loredana Monda 30 settembre 2006 00:25 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
All’indomani dell’approvazione da parte del consiglio comunale del rendiconto 2005, sull’argomento interviene l’assessore alle finanze Caradio Esposito, ribadendo e semplificando i concessi espressi in aula giovedì sera.
E’ ottimista il componente di giunta municipale, al quale prima della seduta di civico consesso era stato chiesto di affrontare il tema del consuntivo sotto il profilo politico e che aveva dato la sua disponibilità a confronto riservandosi, però, per ragioni di corrette di formulare un intervento successivo al pronunciamento del consiglio comunale.
Il Comune non è in dissesto finanziario. Ha una elevata capacità d’indebitamento, assoggettata solo ai limiti dettati dalla legge in relazione al rispetto del patto di stabilità . Le cifre scritte in bilancio sono, a suo dire, reali e sono, d’altra parte, certificate dal collegio dei revisori dei conti attraverso il parere favorevole espresso. Dette cifre sono, stando a quanto precisa il componenti di giunta municipale, frutto di contabilità dell’ente.
LÂ’assessore Esposito ha chiarito che la valutazione del quadro economico di un ente si effettuata principalmente sui residui, sia attivi sia passivi, chiaramente tenendo conto che alcuni si ritrovano due
volte: ad esempio deve essere realizzata un’opera e si riceve un finanziamento, ne consegue che lo stesso residuo sarà passivo e attivo, inserito in entrata ed in uscita. Devono essere, quindi, considerati i residui solo attivi o solo passivi. Per quanto riguarda i residui attivi, l’assessore ha spiegato che sono collegati alle imposte tributarie, alle imposte extratributarie (per servizi), ai trasferimenti da altri enti (regione, governo centrale).
Partendo dal dato di fatto che la gestione degli ultimi anni, pare non lasci evidenziare particolari situazioni di criticità , Caradio Esposito ha affermato che sembra possibile, considerando un trend su lungo arco di tempo, effettuare un monitoraggio della condizione rispetto ai residui attivi, provenienti da imposte tributarie ed extratributarie. Altrettanto possibile è prevedere, a suo dire, i residui attivi provenienti da trasferimenti, che risultano più o meno standard e che anche in costanza di tagli possono essere presunti.
L’assessore ritiene, quindi, che i due milioni di euro d’avanzo vincolati siano più che sufficienti a fare fronte ad eventuali imprevisti. Riguardo ai residui passivi, Caradio Esposito ha spiegato che genere non produce un disavanzo, ma un avanzo. Pone, tuttavia, il problema di valutazioni di natura prettamente politica. Ha ammesso, infatti, che spesso i residui attivi sono riconducibili a questioni attinenti l’urbanistica ed i lavori pubblici: sensato gli apparirebbe, dunque, verificare quali interventi sono ancora tecnicamente e finanziariamente praticabili e quali per questioni varie on siano più effettuabili.
L’assessore ha affermato che il suo settore non è da organizzare, ma da potenziare, mirando ad un continuo monitoraggio dei contenziosi che teoricamente risultano la prima causa di debiti fuori bilancio, attrezzandosi al fine di evitarli o di contenerli.
Assicura, in conclusione, che allo stato attuale il Comune non ha difficoltà a fare fronte agli
imprevisti.
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