23/04/2024
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Cronaca Loredana Monda 10 ottobre 2006 00:14 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Questa sera, si terrà la seduta monotematica di consiglio comunale sulla
gestione del ciclo integrato delle acque, come è stato deciso nell’ultima conferenza dei
capigruppo.
Incomprensibili le reticenze di quanti sostengono che nessun altro allÂ’infuori
degli esponenti dellÂ’amministrazione debba prendere la parola in assise. LÂ’intervento di
“estranei” non previsto dai regolamenti, ma l’autorizzazione a parlare può essere
accordata dal presidente dellÂ’assemblea.
Consentire lÂ’intervento almeno
al coordinatore del comitato di lotta per lÂ’acqua pubblica e ai rappresentanti
dell’Ato3, in conformità agli impegni assunti dal sindaco nell’adunanza di civico
consesso del 20 febbraio 2006 e dellÂ’assemblea nella seduta del 20 luglio scorso,
finalizzate a consentire la partecipazione delle parti in causa, potrebbe servire a
chiarire i dubbi che nella pratica assalgono i cittadini, alle prese con bollette,
pagamenti e via dicendo.
La discussione civile, il confronto schietto
possono essere di aiuto alla comprensione di aspetti sconosciuti. La maggior parte dei
cittadini non ha, dÂ’altra parte, avuto lÂ’occasione per leggere documenti da cui trarre
informazioni.
Visto la gestione del ciclo integrato delle acque ha una
ricaduta sul cittadino, può essere importante porsi nei suoi panni, guardare alle cose
dal suo punto di vista, tenendo conto di serie di dati di fatto. Sicuramente saranno,
poi, i consiglieri comunali, a partire da quelli di maggioranza (come è avvenuto nella
seduta del 20 luglio), a chiedere spiegazioni su altri aspetti, a cominciare dai
riguardanti il piano dÂ’investimento e il piano dÂ’intervento, passando per le procedure
che sono state fino ad ora adottate per il cambio di gestione.
Naturalmente
non può essere esclusa una seduta dal clima rovente, che non ha, tuttavia, niente a
che vedere con la partecipazione di esterni, ma che può essere determinato solo dalla
richiesta di chiarimenti soprattutto da parte dellÂ’opposizione rispetto alle denuncie
pubbliche di presunte assunzioni clientelari degli ultimi tempi.
Chiarimenti, ai quali, il buon senso e la politica suggeriscono di non sottrarsi,
alimentando le
polemiche.
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