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Cronaca Loredana Monda 13 novembre 2006 00:10 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Sull’intervento della Procura della Repubblica di Nola per accertamenti sull’erogazione di concessioni per la realizzazione di sottotetti, abbiamo chiesto delucidazioni anche al Comune di Marigliano. Il responsabile dell’area di gestione tecnica, l’ingegnere Andrea Ciccarelli, rimarcando la volontà di collaborazione con le forze dell’ordine e con la magistratura, ha spiegato:
“Stiamo portando avanti un lavoro già avviato prima dell’intervento della Procura, fondato sulla verifica della conformità dello stato dei luoghi alle concessioni erogate. Al momento non ho operato il ritiro di alcuna concessione. Ho solo avviato un procedimento di carattere generale. Due sequestri sono stati disposti dalla magistratura. Altri controlli sono stati effettuati dagli agenti del locale comando di Polizia Municipale e dalla Guardia Forestale. I sottotetti già assoggettati a verifiche hanno palesato alcune difformità di rispetto agli atti di concessione”.
Gli accertamenti della Procura della Repubblica di Nola sono stati avviati lÂ’estate scorsa dal pubblico ministero Federico Bisceglia. La magistratura ha chiesto delucidazioni, mettendo in discussione lÂ’erogazione, da parte dellÂ’ente locale, di alcune concessioni edilizie per la realizzazione di altrettanti sottotetti sul territorio cittadino.
Il Comune, che prima dell’attivazione della Procura della Repubblica di Nola, aveva condotto a termine un’attività di monitoraggio e di controllo degli interventi in corso, relazionando sulla conformità delle opere in fase di realizzazione, pare abbia erogato le concessioni per la realizzazione dei predetti sottotetti sulla scorta di un regolamento approvato in consiglio comunale nell’anno 2003, che forse non potrebbe essere considerato adottabile visto che pare manchi della completezza dell’iter burocratico che necessitava di un passaggio alla Provincia di Napoli ai fini dell’esecutività .
Se effettivamente lo strumento mancasse dÂ’iter completo, sarebbe da ritenere vigente un vecchio regolamento del
1971 che consentirebbe solo la realizzazione di sottotetti di altezza non superiore ai due metro e settanta centimetri in zone compatibili, vale a dire non soggette a prescrizioni. Altre disposizioni dovrebbero rinvenirsi nel piano regolatore del 1990 (che qualcuno ritiene non vigente, a favore di quello redatto nel 1988) e nelle norme di salvaguardia scattate nel 2002 e poi riscattate nel 2005 con lÂ’adozione della variante redatta dallÂ’architetto Pasquale Miano.
Da " Cronache di Napoli" del 12/11/2006
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