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Cronaca Loredana Monda 20 novembre 2006 23:28 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Mentre a livello nazionale infuria la polemica dopo le manifestazioni di Roma in occasione dellÂ’anniversario dellÂ’attentato di Nassirya, la piccola cittadina del nolano rende omaggio proprio ad militare caduto nella stessa missione di pace allÂ’estero.
Un uomo che si è distinto per le sue qualità morali, lasciando nei residenti un ricordo indelebile. Nella mattinata di ieri, l’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Salvatore Giuseppe Raimo ha, infatti, inaugurato il centro sociale per l’infanzia e per l’adolescenza intitolato al vice brigadiere Giuseppe Coletta.
Come spiega l’assessore alle politiche sociali Aurora Spiezia, la struttura è stata realizzata per venire incontro (almeno per quanto
possibile) alle esigenze delle famiglia dell’intera area, povera di spazi per i nidi, per le case famiglia, per i luoghi di accoglienza per i minori. Il centro non è solo a servizio dei residenti, ma anche delle popolazioni dell’intero ambito 12. E’ stato finanziato con fondi Por stanziati dalla Regione Campania.
Saranno i bambini fino a dieci anni a fruire della struttura, che sorge nell’area recuperata della vecchia Circumvesuviana e che può contare anche su un piccolo giardino. Il centro è pronto all’uso, attrezzato anche con tanti giocattoli. Ottima la scelta della data dell’inaugurazione, che è coincisa con la giornata nazionale dell’infanzia. A scoprire la targa alla memoria del carabiniere Giuseppe Coletta ed a tagliare il nastro è stata la vedova dell’uomo, la signora Margherita, che dal sindaco ha ricevuto la cittadinanza onoraria.
E’ evidente che la prima ragione per la quale il centro porta il nome del vice brigadiere di Avola, che quando è rimasto vittima dell’attentato prestava ancora servizio (nonostante fosse pronto ad andare via per un trasferimento ottenuto alla vola della Sua Sicilia)alla locale stazione, deve essere ricercata nel suo costante impegno nel sociale, soprattutto a favore dei bambini.
Non a caso, alla sua morte lÂ’immagine maggiormente circolata lo ritraeva con un bimbo tra le braccia. Il vice brigadiere Giuseppe Coletta ha onorato lÂ’Arma, che a lui, per la prima volta dopo sessanta anni, ha assegnato una medaglia di benemerenza, motivata proprio con il suo impegno per i giovani delle zone focolai di guerra.
Alla lunga ed articolata cerimonia hanno presenziato il generale dell’Arma Mottola (comandante regionale), il tenente colonnello Saltalamacchia (comandante del Territoriale di Castello di Cisterna), il capitano Ianniello (comandante della Compagnia di Castello di Cisterna), il maresciallo Giovanni Marchitelli (comandante della locale stazione), nonché gli uomini del Pantheon, la Fanfara dei carabinieri, rappresentati dell’associazione nazionale carabinieri in congedo, altri comandanti di stazione, altri sindaci, il consigliere regionale Pasquale Sommese. Massiccia la presenza dei cittadini. Naturalmente non potevano mancare i bambini delle scuole del territorio.
San Vitaliano lancia ancora segnali positivi. Palesa ancora solidità del settore politiche sociali. Rende, nuovamente, evidente la reale integrazione della stazione dei carabinieri nel tessuto sociale cittadino. Il cuore dei militari dell’Arma ha battuto all’unisono con quello della popolazione di cui è al servizio. La morte del vice brigadiere Coletta non è stata vana se in nome del suo impegno sociale l’amministrazione ha agito a favore dei bambini, sempre più spesso oggetto di soprusi e sempre più spesso autori di atti violenti, dovuti anche alla
disattenzione degli adulti.
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