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Cronaca Loredana Monda 06 dicembre 2006 00:05 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Non si dica, non si pensi che la Sovrintendenza per i beni e per le attività culturali di Napoli non
stia lavorando per fare finalmente chiarezza sui beni che possono essere realmente considerati di interesse
storico - architettonico.
Dopo la notizia dell'avvio di procedure di vincolo per Palazzo
Griffo, Palazzo Trifuoggi, Palazzo Delle Ornie Catalane e Palazzo Nicotera, ecco arrivare altre novità . La
Sovrintendenza è, infatti, fermamente intenzionata a procedere con un monitoraggio finalizzato
all'individuazione degli immobili di proprietà pubblica e privata che palesano un interesse storico -
architettonico, mirando all'avvio delle procedure di vincolo.
È il nuovo funzionario di zona,
l'architetto Guido Gullo a spiegare che, nei prossimi giorni, di concerto con altri colleghi si recherà in
città per dare avvio ad una incisiva azione degli uffici periferici del governo nazionale, a partire dalle
segnalazioni ricevute, dagli atti prodotti in passato dalla stessa Sovrintendenza, dalla pre catalogazione e
dalle catalogazioni effettuate. All'architetto Guido Gullo è stato chiesto se fosse conoscenza del recente
abbattimento della Casa Torre Catalana ubicata a Lausdomini, per altro "attenzionato" dalla Sovrintendenza
per i beni e per le attività culturali.
E' caduto dalle nuvole.
Ha dovuto ammettere che esistono cittadine ferme per anni i cui la
Sovrintendenza riesce più agevolmente ad operare, mentre esistono realtà quali quella cittadina in cui
l'attività edilizia ha ritmi frenetici. Il funzionario precisa che il suo ufficio non si sta tirando
indietro, che si sta organizzando. A prescindere dal prossimo giro sul territorio, spiega che la
Sovrintendenza si è attivata per evitare la manomissione di una cappella privata e che ha dato risposta, in
data 29 novembre 2006, ad una missiva dell'associazione "Pro Borgo" presieduta da Luigi Monda, con la quale
si riferiva dello stato dell'arte sul territorio cittadino.
Nei mirino della Sovrintendenza
sono finiti non solo i palazzi e le strutture di culto, ma anche le masserie disseminate sul territorio
cittadino alcune delle quali già catalogate. Una parte d'interventi riguarderanno, quindi, anche queste
ultime. Le situazioni su cui lavorare sembrano tante, a discapito delle convinzioni di chi ritiene che la
città abbia poco o niente d'interesse storico - architettonico. Si pone, però, un problema relativo al grado
di collaborazione che l'amministrazione cittadina intende assicurare.
Soventemente, dal Comune sono state scaricate responsabilità sulla Sovrintendenza accusa di essere tardiva
nelle risposte, ma ora che certi uffici, con il cambio di funzionario, stanno dimostrando molto attivismo, la
musica dovrebbe cambiare anche sull'ente locale, se gli obiettivi sono gli stessi e sono riconducibili ad
interessi di natura collettiva.
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