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Cronaca Loredana Monda 27 gennaio 2007 00:01 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Non è stato dissequestrato il sito di stoccaggio dei
rifiuti, di proprietà comunale, progettato e
realizzato nell'area del piano degli insediamenti
produttivi. Si registra, però, qualche novità .
La
Procura della Repubblica di Nola ha consentito
all'amministrazione di centrosinistra di avviare le
procedure di sgombero dell'area. Nella mattinata di
venerdì, sono stati momentaneamente rimossi i sigilli
per consentire lo svuotamento di due o tre cassoni
contenenti rifiuti secchi.
Dette operazioni sono state
effettuate alla presenza di personale dell'Arpac,
dell'Asl Na4 e del nucleo operativo ecologico dei
carabinieri, sollecitati dalla magistratura a recarsi
presso il sito di stoccaggio. A conclusione dello
svuotamento di detti cassoni sono stati apposti
nuovamente i sigilli.
Non si esclude l'ipotesi di
altre movimentazioni nei prossimi giorni, finalizzate
a svuotare tutti i cassoni in giacenza. In merito
agli accertamenti della Procura della Repubblica di
Nola sulla gestione del servizio d'igiene urbana,
delucidazioni sono state, intanto, chieste al
procuratore capo Adolfo Izzo.
Il capo della Procura
della Procura della Repubblica di Nola ha asserito che
la situazione in cui si è trovata la città è seria,
proprio come quella di Nola. Il dottor Adolfo Izzo
preferisce non addentrarsi nella questione e,
spostando l'attenzione su un discorso generale, si
limita, invece, ad asserire:
"Non capisco perché
abbiamo abbandonato la raccolta differenziata, senza
la quale anche far funzionare tutti gli impianti di
trattamento e di smaltimento non è possibile.
L'indifferenziato deve finire in discarica. E le
discariche non esistono. Non devono esistere. Il
legislatore ha chiarito bene come operare. Non
possiamo trasformare la Regione Campania in una grande
discarica. Questi uffici stanno cercando di lavorare
per individuare i nodi in cui si nascondono gli
errori, verificando la loro eventuale rilevanza
penale. Se potrò liberare qualche amministrazione di
qualche lestofante lo farò con piacere. La camorra
vive anche degli errori della pubblica
amministrazione".
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