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Cronaca Loredana Monda 21 febbraio 2007 23:47 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Nella tarda serata del 20 febbraio, partono dalla
caserma "Dalla Chiesa" di Castello di Cisterna le auto
di servizio dei carabinieri del Reparto Territoriale
coordinati dal tenente colonnello Aldo Saltalamacchia.
Arrivano nella periferia del capoluogo campano. I
militari dell'Arma, a conclusione di intesa attivitÃ
di pedinamento, intercettano e bloccano una vettura,
una Audi A6. A bordo dell'auto P.P., trentaquattro
anni, residente a San Vitaliano, ritenuto già noto
alle forze dell'ordine.
Scatta una prima perquisizione
a carico del mezzo: sono rinvenuti quattro involucri
contenenti cocaina per un peso complessivo pari a un
chilogrammo. Auto e sostanza sono sequestrati. Gli
uomini della Benemerita si spostano da Napoli per
arrivare a San Vitaliano. Si sentono sfrecciare le
volanti anche sul territorio di Marigliano. Scatta la
seconda perquisizione, questa volta domiciliare:
nell'abitazione del trentaquattrenne, occultati in un
armadio della camera da letto, sono rinvenuti altri
tre involucri contenenti cocaina, per ulteriori
complessivi due chilogrammi. Anche il secondo
quantitativo di "roba" è sequestrato.
Il giovane si
ritrova prima in caserma, poi nella casa circondariale
di Poggioreale. L'arresto lascia intravedere
nuovamente l'ombra delle organizzazioni criminali sul
territorio di Marigliano. Sono, infatti, tre i
chilogrammi di cocaina rinvenuti e sequestrati dagli
uomini del nucleo operativo del Reparto Territoriale
di Castello di Cisterna agli ordini del maggiore Fabio
Cagnazzo. Si tratta di un quantitativo di sostanza
stupefacente ragguardevole, che induce a chiedersi se
colui che la deteneva, che è stato arrestato, nella
tarda serata di martedì, possa essere legato ad
organizzazioni criminali.
Appare, infatti, difficile
che un individuo in proprio possa mantenere, come
gestire, grosse quantità di "roba" da considerevole
valore di mercato. Allo stato attuale, mancano, però,
certezze. Gli elementi a disposizione dei militari
dell'Arma ai fini della definizione del contesto in
cui si inserisce l'arresto operato sono scarni. I
carabinieri sono alle prese con un'ulteriori indagini
finalizzate a fare chiarezza su certi aspetti della
vicenda. Gli uomini della Benemerita avanzano solo
qualche ipotesi da prendere con il beneficio del
dubbio.
P.P. potrebbe aver detenuto il quantitativo di
"neve" destinato ad incrementare le attività di
spaccio, che hanno la roccaforte nel quartiere 219 di
Marigliano e che risultano organizzate e gestite dal
clan Mazzarella, come è stato messo in luce
dall'ultima imponente operazioni del Territoriale di
Castello di Cisterna, denominata "La rosa nel
deserto". Si ribadisce, però, che i carabinieri si
muovono nel campo delle ipotesi. Al momento, si
limitano ad affermare che sono andati a colpo sicuro
quando, nell'ambito di ampie attività di contrasto al
fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti sotto
il controllo della malavita organizzata di Napoli e
provincia, hanno ammanettato in Via Aquileia, a
Napoli, il trentaquattrenne, attualmente difeso
dall'avvocato penalista Pasquale Napolitano.
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