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Cronaca Loredana Monda 20 marzo 2007 00:28 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
In data 9 marzo 2007, la Giunta regionale si è
riunita: all'attenzione dell'esecutivo una delibera
proposta dagli assessori Cozzolino e Cundari, giÃ
approvata, attualmente in attesa d'essere mandata in
esecuzione, che, tenendo conto dei disposti delle
legge regionale del 13 agosto 1998 n. 16 sull'assetto
dei consorzi di sviluppo delle aree industriali,
apporta modifiche al piano territoriale regionale.
Interessato il consorzio di sviluppo dell'area nolana.
Marigliano potrebbe ritrovarsi nella condizione di
dover vagliare l'ipotesi di adattamento dello
strumento urbanistico vigente alle nuove disposizioni,
prestando attenzione al contenuto del comma 8
dell'articolo 10 (Piani regolatori delle aree e dei
nuclei industriali) della citata legge regionale del
1998, che recita: "I Comuni interessati adeguano entro
sei mesi i propri piani urbanistici alle previsioni
del piano consortile".
E pensare che l'Amministrazione
era pronta a presentare la variante al piano
regolatore generale entro il termine del 3 aprile 2007
dopo le sollecitazioni della Provincia di Napoli.
Della stesura di detta variante, con lo scopo di
traghettare l'Amministrazione verso l'adozione del
piano urbanistico comunale, erano stati incaricati due
docenti universitari, l'architetto Pasquale Miano e
l'avvocato Giuseppe Romano, che, dopo aver rinunciato
adducendo a giustificazione della sua scelta
l'esistenza di pressanti impegni accademici e
professionali, è stato sollecitato
dall'amministrazione a ritornare sui passi per il bene
della città .
Ai due docenti universitari alle prese
con la variante al piano regolatore generale, secondo
le rispettive competenze, era stato chiesto dalla
compagine di governo locale di prestare attenzione
anche ad evitali ipotesi di risoluzione di questioni
scottanti legate all'edilizia e all'urbanistica. Il
riferimento sarebbe, in particolare, alla
realizzazione dei sottotetti, oggetto d'indagine da
parte della magistratura. Ora, con l'arrivo di notizie
ufficiali della deliberazione di Giunta regionale,
l'Amministrazione potrebbe essere costretta, dovendo
tener conto non solo di quanto indicato dalla
Provincia, ma anche di quanto indicato dalla Regione,
a prendere altro tempo per la redazione della variante
al piano regolatore generale.
Intanto, con riguardo ai
cumuli di rifiuti in giacenza lungo le carreggiate
cittadine, dal Comune si precisa che l'amministrazione
non è indifferente a certe problematiche, che
accomunano, tuttavia, tutti i territori della Regione
Campania, investiti dell'emergenza rifiuti.
Il nuovo
direttore generale, il dottor Eduardo Ponziglione, ha
sottolineato che da sabato scorso, l'Amministrazione
di centrosinistra guidata dal sindaco Felice Esposito
Corcione si è adoperata al fine di rimuovere quanto
più possibile da tutte le strade, non solo da quelle
del quartiere Pontecitra. "Dal Palazzo Municipale,
tutti noi, a cominciare dall'assessore al ramo Mario
Ardolino, stiamo facendo il possibile". Ha affermato
il direttore generale, aggiungendo che, purtroppo,
servono risposte anche da altri Enti.
Probabilmente è
triste dirlo, ma la riapertura delle discariche
potrebbe concedere un po' di respiro. "Il problema non
sta tanto nel rimuovere i rifiuti dalle strade - ha
asserito il direttore generale - quanto nel capire
dove portarli".
In somma, la città che fino a pochi
mesi fa, sembrava un isola felice, a causa
dell'emergenza rifiuti dell'intera Campania, ha smesso
di sorridere. Spera in una ripresa della raccolta
differenziata ora che l'Amministrazione ha provveduto
all'affidamento del servizio di igiene urbana per
cinque anni, ma teme che non sia sufficiente a
risolvere certe problematiche senza interventi in
altro loco.
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