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Cronaca Loredana Monda 17 maggio 2007 00:19 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Ignoti hanno aperto il fuoco. Nessun regolamento di
conti tra bande criminali avversarie.
Nessuna faida
per il controllo delle attività illecite zona,
nonostante il clima di tensione che si respira,
condizionato anche delle ultime inchieste e dagli
ultimi arresti di camorra, che potrebbe generare la
ricerca spasmodica di nuovi equilibri e di nuovi
assetti.
Ma una vicenda che ha il sapore del giallo i
cui contorni sono da delineare e sulla quale indagano
i militari dell'Arma, coordinati dalla Compagnia di
Castello di Cisterna, attualmente al comando del
tenente Marco Livio Nasponi. Sconosciuti hanno esploso
alcuni colpi all'indirizzo dell'abitazione di F.A., un
signore di quarantotto anni, di mestiere idraulico.
L'uomo, che stando a quanto risulta ai carabinieri,
non ha frequentazioni o conoscenze scomode, ma che
sembra conduca una vita normale e tranquilla, è stato
ascoltato dagli uomini della Benemerita. L'uomo ha
dichiarato non essere mai stato fatto oggetto né di
minacce né di richieste estorsive, che possano in
qualche modo offrire una giustificazione all'atto
illecito che è stato perpetrato da ignoti a suo danno.
Allo stato attuale, difficile, quindi, formulare
ipotesi sulle ragioni a fondamento dell'esplosione dei
colpi di arma da fuoco. I carabinieri non escludono
alcuna pista.
Sempre nelle ultime ore, nella
confinante cittadina di Acerra, i militari dell'Arma,
coordinati dalla Compagnia di Castello di Cisterna,
hanno arrestato un imbianchino italiano di
trentaquattro anni e una donna rumena di trentadue
anni, ritenuti responsabili di tentata estorsione:
avrebbero chiesto 1.500 euro in contanti ad un signore
di quarantaquattro anni di Caivano, in cambio delle
restituzione di un marsupio contenente effetti e
documenti personali, nonché un libretto di assegni
bancari. Il marsupio era stato precedentemente
smarrito dalla vittime.
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