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Cronaca Loredana Monda 07 giugno 2007 01:18 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Nell'ultimo interpartitico, le forze di maggioranza
non sono riuscite a trovare accordi finalizzate alla
risoluzione della crisi politico - amministrativa in
atto.
Questa è stata determinata da una forte presa di posizione del
partito del Campanile, esplicitata attraverso le
dimissioni degli assessori Della Volpe, Del Giudice e
Caprio. Sembrano, anzi, essersi ritrovati da una parte
i Popolari - Udeur e i Socialisti democratici
italiani, dall'altra la Margherita e i Democratici di
Sinistra.
Nelle prossime ore, nell'intento di sanare i
contrasti in vista di un nuovo interpartitico, il
sindaco incontrerà separatamente le forze politiche di
maggioranza. Dal partito del Campanile nessun cambio
di posizione. Nuovamente chiesti, infatti, azzeramento
della giunta, maggioranza nell'esecutivo, stralcio di
alcune parti di programma, con particolare riguardo
alla relazione di un sito di trattamento dei rifiuti
sul territorio cittadino.
Sollecitazione a fornire
chiarimenti sulle ragioni delle richieste di
azzeramento e di maggioranza in esecutivo sono
arrivate in particolare dalla Margherita e dai
Democratici di Sinistra: le due forze politiche hanno,
sostanzialmente, tentato di fare il punto sugli
obiettivi che si sono prefissati gli alleanti e sui
soggetti sui quali certe decisioni, eventualmente
fossero prese, andrebbero a gravare.
Sempre forte nei
Democratici di Sinistra la sensazione che, nonostante
non siano state avanzate formali pretese, si cerchi di
far comprendere proprio a loro che è tempo di lasciare
la giunta, ritirando l'assessore Antonio Vivenzio,
appoggiandosi sulla mancata rappresentanza in
consiglio comunale. Nella richiesta di azzeramento da
qualche forza alleata è stata intravista la volontà di
messa in discussione anche di un altro paio di
assessori in quota agli alleati, sulla scorta di
particolari affermazioni che non sono passate
inosservate.
I Socialisti democratici italiani si sono
detti, intanto, apertamente a favore dello stralcio
dal programma della parte riguardante la realizzazione
del sito di trattamento dei rifiuti che era stata, in
precedenza, accettato da tutti. La scelta dello Sdi
potrebbe creare acredini con la Margherita, essendo
stato un loro assessore a proporre la realizzazione
dell'impianto, peraltro avvallato dal commissariato di
governo per l'emergenza rifiuti, che si farebbe carico
dei costi di realizzazione.
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