Cronaca
Loredana Monda
18 gennaio 2008 23:26
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CARABINIERI: ARRESTI PER VARI REATI
UN ARRESTO PER TENTATO SEQUESTRO DI PERSONA E TENTATA RAPINA, ALTRI ARRESTI PER ALTRO
A San Gennaro Vesuviano, è stato sottoposto a fermo d'indiziato di delitto il ventisettenne napoletano Paolo Romano, già noto alle forze dell'ordine. Ad eseguirlo sono stati i carabinieri della locale stazione, nell'ambito di attività coordinate dalla Compagnia di Nola, al comando del capitano Gianluca Piasentin.
Il giovane è stato ritenuto responsabile di tentato sequestro di persona e di tentata rapina aggravata in concorso. Avrebbe agito ai danni di un autotrasportatore, di 28 anni, egualmente residente nel capoluogo campano. Insieme a lui, ci sarebbero state altre persone. Si tratterebbe di complici, forse due o tre non riconosciute dalla vittima, ancora sottoposti ad attività di identificazione e di ricerca, La ricostruzione dei fatti da parte degli uomini della Benemerita ha fatto seguito ad una denuncia della vittima.
I fatti che hanno portato al fermo per il ventisettenne risalirebbero al 15 gennaio scorso. Tutto si sarebbe svolto in un lasso di tempo molto breve. Nelle prime ore del pomeriggio, la vittima sarebbe stata avvicinata e bloccata sul territorio di Piazzolla. Il ventisettenne e i complici avrebbero minacciato il ventottenne con un coltello, al fine di costringerlo a consegnare l'autoarticolato da lui condotto, di sua proprietà , carico di capi d'abbigliamento. Contestualmente all'autotrasportatore sarebbe stato, inoltre, intimato di salire a bordo di un auto con la quale negli intenti dei presunti rapinatori, sarebbe stato portato in un altro luogo, dove sarebbe stato liberato.
Non sarebbe stata, evidentemente, messa in conto una reazione del ventottenne, che non sarebbe tuttavia, tardata ad arrivare. La vittima non si sarebbe rassegnata a salire a bordo della vettura come gli sarebbe stato chiesto di fare. Con la sua ferma opposizione, nonostante le lesioni guaribili in venti giorni riportate durante la colluttazione con loro, avrebbe costretto i malviventi a desistere da qualsivoglia intento delittuoso. Di seguito, la tappa della vittima alla caserma dei carabinieri, dove gli sarebbero state mostrate delle foto segnaletiche che avrebbe condotto al riconoscimento del ventottenne, subito rintracciato e sottoposto, per l'appunto, al fermo di indiziato di delitto con il quale per il giovane si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale.
A San Giuseppe Vesuviano, invece, i carabinieri della locale stazione, questa volta nell'ambito di attività coordinate dalla Compagnia di Torre del Greco, affidata al capitano Francesco Pio Ferrucci, hanno arrestato un cinese di trentacinque anni, ritenuto responsabile di possesso di documenti falsi. We Anu, residente a Terzigno, aveva una carta di identità valida per l'espatrio, risulta da accertamenti dei militari dell'Arma contraffatta. Sul documento, era riportata la foto del cinese, ma le generalità appartenevano ad un suo connazionale di trentaquattro anni, residente a Lamporecchio (PT).
Vi era, inoltre, apposta la firma di un ufficiale dell'anagrafe del predetto Comune risultato inesistente. Il cinese aveva, infine, una patente di guida, rilasciata, nel 2005, dalla motorizzazione di Napoli, contraffatta con le stesse modalità . Contestualmente, oltre ad essere arrestato e ad essere trattenuto in camera di sicurezza in attesa del rito direttissimo, l'uomo e' stato anche denunciato violazione della legge sull'immigrazione, cosiddetta Bossi - Fini, nonché per aver fornito false dichiarazioni. I documenti contraffatti sono stati sequestrati.
Mentre nel comprensorio i carabinieri hanno portato avanti operazioni di natura ordinaria, in altre zone hanno provveduto a localizzare e arrestare un latitante. Sono stati, infatti, gli uomini della Compagnia di Torre Annunziata coordinati dal capitano Pasquale Sario, in collaborazione con i loro colleghi della Cio del Battaglione Puglia, a stringere le manette ai polsi del trentaquattrenne Giuseppe Colonia, ritenuto affiliato al clan Gallo - Cavalieri, operante nell'area che si estende a sud di Napoli, militarmente contrapposta al gruppo dei Gionta, con il quale di contende la gestione delle attività illecite, senza disdegnare una recrudescenza delle azioni sfociate anche in omicidi.
I militari dell'Arma hanno esperito numerose perquisizioni domiciliari. A conclusione di una tra le tante, in un appartamento, non di sua proprietà , a Torre Annunziata, è stato scovato, per l'appunto, Giuseppe Colonna, soprannominato "Pinuccio". Era latitante dal luglio 2007. Sul suo capo perdeva come una spada di Damocle un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Nola, su richiesta dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia.
A seguito di pregresse indagini (Emergency), svolta dai carabinieri del Reparto Territoriale di Castello di Cisterna, ora al comando del tenente - colonnello Antonio Jannece, l'arrestato era stato, infatti, ritenuto responsabile di reati vari, tra cui associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, nonché del duplice tentato omicidio (commesso in concorso ad altri) di Giovanni Iapicca e di Francesco Zavota, verificatosi a Torre Annunziata, in data 22 aprile 2007. Nello stesso periodo, a causa dello scontro armato tra il clan Cavalieri - Gallo e il clan Gionta persero la vita, tra l'altro, Antonio De Angelis e Francesco Paolo Genovese.
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