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Cronaca Loredana Monda 26 marzo 2008 01:06 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Pasquetta di sangue a Cicciano. Due donne sono state gravemente ferite da uno sconosciuto che ha esploso alcuni colpi di arma da fuoco a seguito di un tentativo di rapina alla farmacia "D'Ambrosio" di Via Sant'Anna, che si è concluso, comunque, con una fuga a mani vuote. Ora è caccia. I carabinieri della Compagnia di Nola al comando del tenente Pietro Calamusa, che coordinano le indagini subito avviate, sono ora alle prese con le ricerche dell'uomo.
Il ferimento delle due dottoresse poco dopo le ore 20 di lunedì scorso. Il rapinatore, che indossava un copricapo e aveva il volto coperto da occhiali da sole, ha fatto irruzione nella citata attività . Dopo aver preso l'incasso, per motivi che allo stato si ignorano, ha aperto il fuoco. Ha sparato contro le due donne. P.M.L. di quaranta anni è stata colpita all'addome: è ricoverata all'ospedale "Cardarelli" di Napoli, dove è stata operata a causa del riscontro di una emorragia interna. C.D.A. di cinquantaquattro anni è stata, invece, ferita al torace: è ricoverata all'ospedale di Nola. Entrambe le signore non sono in pericolo di vita.
Nei giorni scorsi, praticamente alla vigilia della Santa Pasqua, invece, ancora denuncie e arresti, frutto di servizi di controllo sia ordinari sia straordinari.
A Marigliano, i carabinieri della locale stazione agli ordini del maresciallo Ciro Silvestro, nell'ambito di attività pianificate e coordinate dalla Compagnia di Castello di Cisterna al comando del tenente Angelo Basile, hanno denunciato in stato di libertà all'autorità giudiziaria quattro persone per furto aggravato. Ad essere deferiti alla magistratura dei residenti, che, stando a controlli esperiti dagli uomini della Benemerita di concerto con personale del gestore di distribuzione del metano, avevano manomesso i loro contattori.
Nelle prime ore della mattinata del 22 marzo scorso, una trentina di carabinieri del nucleo operativo del Reparto Territoriale di Castello di Cisterna, agli ordini del maggiore Fabio Cagnazzo e coordinati dal tenente - colonnello Antonio Jannece, nel quadro delle attività di contrasto alle organizzazioni camorristiche operanti in provincia di Napoli e militarmente contrapposte per il controllo degli affari illeciti sul territorio, hanno localizzato un latitante che si nascondeva in un appartamento in località casa nel comune di Carinola (Caserta). Dopo l'irruzione dei militari dell'Arma nella citata abitazione sita in Via San Pasquale, a finire in manette è stato il trentasettenne Vincenzo Sposito, residente ad Acerra, già noto alle forze dell'ordine, soprannominato "Vicienz' 'e battaglione", ritenuto killer del clan dei "De Sena", sottrattosi alla cattura in data 14 febbraio 2008, già irreperibile dal dicembre 2007.
I carabinieri hanno notificato all'uomo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari pressi il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a conclusione di indagini riguardanti l'omicidio premeditato di Raffaele D'Urso, allora 33enne genero di Cuono Crimaldi, a capo dell'omonimo clan camorristico, perpetrato in Acerra, in data 16 maggio 2004. Gli accertamenti avevano avuto, inoltre, ad oggetto la detenzione e il porto illegale di armi e di munizioni. Il ricercato, che si era accorto dell'arrivo dei carabinieri, ha tentato la fuga cercando di uscire da una finestra nel retro della abitazione, ma è stato, comunque, bloccato e è stato tratto in arresto dai militari dell'Arma, che, preventivamente, avevano circondato l'appartamento. Per l'uomo si sono, così, aperte le porte del carcere di Poggioreale.
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