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Cronaca Loredana Monda 17 giugno 2008 00:15 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Stanato un latitante. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, coordinato dal tenente - colonnello Antonio Jannece, nella serata del 15 giugno 2008, tra Giugliano e Varcaturo, nell'ambito di attività di indagine seguita dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a conclusione di prolungati servizi di ricerca, fondati soprattutto su osservazione e pedinamento, hanno, infatti, localizzato il quarantacinquenne Giosuè Fioretto, residente a Mugnano, già noto alle forze dell'ordine, cognato della collaboratrice di giustizia Anna Carrino, ex compagna del boss del clan Casalesi Francesco Bidognetti, detto "cicciotto 'e mezzanotte.
Ad affiancare gli uomini del Gruppo nelle ultime fasi dell'operazioni di cattura anche gli uomini della Compagnia di Intervento Operativo del Battaglione Toscana. Quando è stato bloccato dai carabinieri, il quarantacinquenne era solo all'interno di una masseria. Dopo l'espletamento delle formalità burocratiche di rito, è stato tradotto al carcere di Poggioreale.
Fioretto è ritenuto elemento di spicco del gruppo camorristico capeggiato da Bidognetti, operante a Casale di Principe. L'uomo è stato arrestato perché è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli, in data 7 aprile 2008, per associazione per delinquere di tipo mafioso e per illecita concorrenza mediante violenza o minaccia. Dagli inquirenti, Fioretti è considerato il cassiere del clan. Era sfuggito, alla cattura durante l'operazione denominata "Domitia", del 17 aprile scorso, quando gli uomini del Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta, congiuntamente a quelli della Squadra Mobile di Caserta, sotto la coordinazione della Direzione Distrettuale Antimafia, avevano dato esecuzione a ben 64 ordinanze di custodia, emesse dalla DDA, colpendo i Casalesi. Nelle ultime ore, lo stesso Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta ha avuto un ruolo determinante nelle operazioni di arresto, garantendo al Gruppo di Castello di Cisterna piena collaborazione info - investigativa.
Negli ultimi giorni, però, anche tanti servizi ordinari sono stati portati a termine nell'intero comprensorio nolano - vesuviano, dai carabinieri delle Compagnie di Castello di Cisterna e di Nola. A Pomigliano d'Arco, su esecuzione di un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Trento, per fatti successi in alta Italia in data 10 novembre 2006, è stato, invece, arrestato, per lesioni personali in concorso, il trentaseienne Gennaro Longobardi, del luogo, già noto alle forze dell'ordine, che deve scontare sei mesi di reclusione. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale.
Ancora a Castello di Cisterna, per violazione della legge sulla droga, nel corso di un servizio di contrasto allo spaccio di stupefacenti che ha interessato il quartiere di edilizia popolare 219, è finito in manette, in flagranza di reato, il diciannovenne Giancarlo Viola, residente a Città di Castello (Perugia), considerato già noto alle forze dell'ordine. Dopo operazioni di osservazione e di videoregistrazione, i carabinieri hanno fermato il ragazzo, in sella al suo scooter Honda Sh, mentre vendeva della sostanza stupefacente ad acquirenti (in totale tre, tutti della zona), identificati successivamente e segnalati al Prefetto di Napoli come assuntori.
Attraverso due perquisizioni, la prima personale e la seconda veicolare, i militari dell'Arma hanno rinvenuto 2 confezioni di marijuana del peso complessivo di 4 grammi, che sono state sequestrate. E' scattata una terza perquisizione, questa volta nelle aree condominiali degli edifici della zona dove è stata rinvenuta anche una busta di cellophane (nascosta nel vano ascensore) contente 400 grammi di marijuana, egualmente sequestrati. lo stupefacente ed il motociclo sono stati sottoposti a sequestro. Sottoposto a sequestro anche lo scooter dell'arrestato, per il quale si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale.
A Palma Campania, per favoreggiamento della prostituzione, è stato, inoltre, arrestato il cinquantaseienne Giuseppe Langella, residente a Boscoreale, ritenuto già noto alle forze dell'ordine. L'uomo è stato sorpreso dai carabinieri mentre accompagnava in Via Ponte di Napoli, con la sua Fiat Uno, una cittadina ucraina di trentaquattro anni, clandestina. Secondo i militari dell'Arma, il contegno dell'uomo aveva l'evidente intento di farla prostituire. L'uomo è finito, così, a Poggioreale. Nello stesso contesto operativo, si inquadrano i controlli a carico di tre donne nigeriane (due di 18 anni, una di 21) che erano dedite all'attività di meretricio nella stessa zona in cui era stata condotta la trentaquattrenne ucraina. Le quattro straniere sono state accompagnate alla Questura di Napoli per l'avvio delle procedure di espulsione dal territorio italiano.
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