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Cronaca Loredana Monda 03 settembre 2008 00:15 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
"Stu Ciardiniello, a cchist angolo 'e munno, e megli' addore 'm paravise manne…". Così scriveva uno sconosciuto avventore dei profumi e dei sapori della cucina di Donna Maria, consorte del primo proprietario. Sessanta anni sono trascorsi. Più di mezzo secolo compie il pub, ristorante e pizzeria "Ciardiniello", inaugurato nel 1947. Per l'occasione, i titolari hanno deciso di organizzare una grande festa, interamente spesata dagli interessati e fuori dalle celebrazioni in onore dei Santi Patroni.
In programma, infatti, una serata di gala. Il tratto di Corso Umberto I ricompreso tra il passaggio a livello della stazione delle Ferrovie dello Stato e l'incrocio con Via San Francesco e Via Risorgimento sarà chiuso al traffico a partire dalle 21 di venerdì prossimo. Al centro tanti tavoli per i partecipanti e il palco sul quale si esibirà la "Minale Big Band". "Abbiamo voluto che per lo spettacolo artisti nati e cresciuti a Marigliano, orgoglio di questa terra. Poi, i Minale hanno sempre frequentato il nostro locale.
Esiste anche un legame affettivo". Spiegano i titolari. Non siamo di fronte ad una semplice attività di ristorazione di Marigliano. Parliamo di un luogo che ha fatto storia. Più volte, è capitato di ascoltare persone anziane che raccontavano come l'attività , ora immersa nel cuore della città , un tempo fosse considerato il limite massimo al di fuori del centro storico, in direzione Avellino. Si era sulla "via Nola liscioa". Fino al "Ciadiniello", difficilmente oltre, dove non c'era niente, se non l'aperta campagna, si arrivava a conclusione di una tranquilla passeggiata a piedi, tra la frescura assicurata da filari di alberi, ora solo ricordo.
Al "Ciardiniello" si chiedeva una rifocillante consumazione, prima del rientro a casa. Si tratta, quindi, di un locale che da anni è nei ricordi della gente comune. "O' Cirdiniello", così battezzato per un giardinetto retrostante ancora esistente, è nato come trattoria nel 1947, per volontà di Sebastiano Napolitano e della consorte Maria Del Giudice, che si occupava, per l'appunto della cucina. Era gestito con la partecipazione dei figli Vincenzo e Gaetano (i gemelli), nonché Camillo e Rosetta (a nenna), che hanno offerto sempre alla clientela familiarità e ospitalità . Sceltissimo pizzaiolo all'epoca era proprio Camillo.
In cucina, con ottimi risultati si trovava accanto alla capostipite, la moglie di quest'ultimo, Anna. Negli anni Settanta il locale è stato frequentato anche da personalità dello spettacolo. Ora la gestione è affidata a Sebastiano Napolitano, figlio di Camillo, che ancora opera all'interno dell'attività . Al suo fianco resta la signora Anna, che supervisiona il lavoro in cucina. Ai proprietari che, di generazione in generazione (tre), si sono avvicendati, il merito di essere riusciti a portare ininterrottamente avanti l'attività per sessanta anni, pur senza disdegnare ristrutturazioni (in tutto tre o quattro) che rendessero il locale più al passo con i tempi, più facilmente attrattiva dei giovani, oltre che degli anziani, ma senza rinunciare al recupero e alla valorizzazione di vecchie strutture originarie, quali i forni per pizza o il giardino.
Ora "Ciardiniello" è, infatti, un pub in stile coloniale, con spazi interni e esterni di fruizione dei clienti. Continua, però, ad offrire anche un servizio ristorante e pizzeria. I titolari sono consapevoli dell'esistenza di tanti ricordi dei cittadini di Marigliano legati al loro locale. Per questo motivo hanno deciso di festeggiare con loro i sessantenni di attività con la festa del 4 settembre prossimo.
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