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Cronaca Loredana Monda 23 settembre 2008 23:43 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Omaggio all'artista Leo De Berardinis, che si è spento a Roma, il 18 settembre scorso. Il Consiglio Comunale, ad inizio seduta di lunedì scorso, ha osservato un minuto di silenzio, in segno di cordoglio.
De Berardinis è stato attore e regista teatrale tra i più significativi del teatro di ricerca. Dopo aver recitato al fianco di Carlo Quartucci, avvia il sodalizio con Perla Peragallo, con cui negli anni settanta si trasferisce nell'entroterra napoletano, più precisamente a Marigliano, dove propone improvvisazioni teatrali provocanti e aggressive.
Della città campana a cui con la sua buona fama di attore concede visibilità e lustro, descrive la cultura, le ansie, le aspettative, i modi di vita. Coltiva un legame profondo con Marigliano, tanto da sceglierla quale lungo di tumulazione. In data 20 settembre, le spoglie mortali di De Berardinis hanno trovato sistemazione in una cappella gentilizia del cimitero monumentale di Marigliano. Nel 1968, con Carmelo Bene, firma il "Don Chisciotte". Nel 1983, a Bologna, in collaborazione con la cooperativa "Nuova Scena", lavora alla messa in opera di spettacoli scespiriani, proponendo "Amleto", King Lear.
Nel 1987, De Berardinis fonda il "Teatro di Leo", organizzando spettacoli, laboratori e incontri. Nel 1994, assume la direzione del "Teatro Laboratorio San Leonardo di Bologna". Dal 1994 al 1997, vanta la direzione del Festival di Teatro di Santarcangelo di Romagna. All'Università di Bologna, in data 4 maggio 2001, gli viene conferita, dalla facoltà di lettere, la laurea ad honoris causa. E' stato in coma dal 4 maggio 2001, al decesso del 18 settembre scorso. In stato vegetativo a causa delle reazioni ad un'anestesia durante un'operazione chirurgica, l'attore si era visto assegnare, in data 18 luglio 2008, un vitalizio sulla scorta dei disposti della cosiddetta Legge Bacchelli.
A redigere la motivazione relativa all'assegnazione del vitalizio, il Presidente della Repubblica, l'onorevole Giorgio Napolitano. Pochi mesi prima della sua morte, esattamente in data 25 luglio 2008, la biblioteca del DMS dell'Università di Bologna, ha ricevuto, in comodato dalla sorella dell'artista, materiali sulla sua attività che serviranno per la costituzione del "Fondo De Berardinis".
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