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Cronaca Loredana Monda 21 gennaio 2009 22:02 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Slittata l'udienza preliminare per Giuseppe, Virginio Luigi, Franco e Rosario Castaldo, Giovanni Caliendo, Michele Cecere, Pasquale Ciappa, Davide D'Anna, Mario De Falco, Antonio, Francesco e Pasquale De Filippis, Salvatore Fusco, Anna Moscatello, Gerardo Persico, Saverio Pianese, Giovanni Vaccaro, Giuseppe Valentino, Maria Velvi, Amalia e Vincenzo Volpe. Al Tribunale di Napoli, ieri, sono stati riscontrati difetti di notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare ad alcuni imputati e ad alcune persone offese.
A decidere delle sorti di ventidue persone, ritenute vicine all'ex clan Capasso, sarà , quindi, sempre il Guo Amelia Primavera, ma in data 18 febbraio 2009. Per diciotto di loro, il pubblico ministero Vincenzo D'onofrio, della Direzione Distrettuale Antimafia, ha chiesto il rinvio a giudizio per associazione di stampo mafioso. Per quattro persone (Persico, Cecere, De Falco, Moscatello) ha contestato la detenzione, lo spaccio, il trasporto, la cessione e la commercializzazione di stupefacenti (accusa formulata anche per Pianese e Vaccaro, accanto a quella di associazione).
A coloro che sono considerati dalla pubblica accusa i reggenti dell'organizzazione (Giuseppe Castaldo detto o' commerciante, ma anche Virginio Luigi Castaldo), nonché ad altri indagati contestata, inoltre, l'accusa di estorsione. Ad assistere gli indagati, i penalisti Giovanni Alfano, Giovanni Bianco, Antonio Carpino, Francesco Buonaiuto, Domenico De Falco, Sabato Graziano, Fabio Marfella, Gustavo Pansini, Alberto Patarini, Gennaro Pecoraro, Lucia Pepe, Francesco Pisanello, Giuseppe Ricciulli, Roberta Romano, Ferdinando Rossi, Claudio Sgambato e Bruno Spiezia. Dall'operazione denominata "Rosa nel Deserto", alla "Carpe diem", fino ad arrivare ai provvedimenti dei quali si discuterà stamattina in aula, si raccontano gli ultimi anni della malavita locale, tra organizzazioni provenienti dal capoluogo e quelle cittadine.
L'attenzione è focalizzata su dinamiche che hanno inizio tra il 2005 e il 2006, che sono tuttora in evoluzione. Nell'estate del 2006, il blitz de "La Rosa del Deserto". Soprattutto a partire dalla denuncia di un signore, che aveva deciso di vivere e di lavorare in città , impossibilitato, invece, ad aprire un ristorante e costretto ad allontanarsi, forze dell'ordine e magistratura, pongono un freno all'egemonia del clan Mazzarella (proveniente dal quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, che attraverso suoi referenti in zona, aveva, fatto delle 219, soprattutto di Pomigliano e Marigliano, le sue roccaforti, con tanto di sistemi di videosorveglianza e di servizi di sentinella). Successivamente, emergono contrasti tra i referenti del clan Mazzarella e l'ex clan Capasso, negli ultimi tempi denominato Castaldo per un controllo affidato a Giuseppe detto o' commerciante. Arriva alle forze dell'ordine la denuncia di un imprenditore del settore caseario, a cui entrambe tentavano di imporre il pizzo. Fanno seguito individuazioni fotografiche.
Vengono emesse altre ordinanze di custodia cautelare a carico di 9 persone. Con molti in carcere, il pubblico ministero Vincenzo D' Onofrio della Dda, dispone la sistemazione di microspie negli ambienti occupati dagli arrestati, ritenendo che altro possa emergere dalle conversazioni tra di loro e con i familiari. Effettivamente, agli atti risultano, ora, intercettazioni ambientali, inserite in ulteriori ordinanze di custodia cautelare che hanno portato all'odierna udienza preliminare.
Si soffermano principalmente sui due Castaldo (Giuseppe e Virginio Luigi) ritenuti i capi. I dati raccolto in sede di intercettazioni ambientali sarebbero , inoltre, confortati dalle denuncie di alcuni commercianti, da notizie garantite da persone informate dei fatti, da intercettazioni telefoniche, nonché da servizi di appostamento, di osservazione, di pedinamento e quant'altro. Da tutto ciò, scaturiscono gli avvisi di conclusione d'indagini per i ventidue personaggi dinanzi al giudice per le indagini preliminari stamattina.
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