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Cronaca Loredana Monda 15 giugno 2009 23:08 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
CIMITILE - “Dal sogno di Jonn Lennon a quello di Barack Obama. Il difficile cammino verso la pace dei popoli, oltre la razza, la religione e l’ideologia politica”.questo il tema del convegno con il quale si è ufficialmente alzato il sipario sulla quattordicesima edizione della rassegna letteraria nazionale “Premio Cimitile”.
Tanti i relatori illustri che hanno focalizzato l’attenzione su un aspetto particolare del complesso argomento sul tavolo di discussione. Ermanno Corsi, consigliere e già presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Regione Campania, che ha moderato l’incontro, ha fatto un rapido excursus dei fatti di cronaca nazionale ed internazione inerenti il tema del simposio. A spiegare, invece, le ragioni della scelta dell’argomento Felice Napolitano (Presidente della Fondazione Premio Cimitile), intervenuto dopo il sindaco Nunzio Provvisiero che ha soffermato l‘attenzione su una disponibilità a continuare a sostenere iniziative culturali pregevoli, quali è diventato nel tempo il Premio Cimitile.
Angelica Romano (Delegata per la Campania dell’Associazione “Un ponte per”), si è soffermata sulla drammaticità della guerra che colpisce sempre anche gli innocenti. La dottoressa in scienze politiche ha spiegato che sono circa 150 i conflitti che sono in atto in tutto il modo, di cui una cinquantina, cosiddetti di bassa intensità, non sono per gli effetti ma anche per le ragioni che ne sono a fondamento. La Romano ha sostanzialmente rimarcato che produrre armi rende più d’ogni altra cosa. L’onorevole Paolo Russo, Presidente dell’Ottava Commissione della Camera dei Deputati, ha chiarito che, a suo avviso, la pace tra i popoli dovrà essere ricercata tenendo conto del peso che hanno beni quali l’acqua e l’energia.
Su quello che la politica ha tentato di fare si è soffermato, invece, l’onorevole Gianfranco Nappi (Capo della Segreteria – Presidenza Regione Campania). Rosario Cerciello, esponente della società di consulenza e di comunicazione “Apis Laborans” , che punta su operazioni di marketing territoriale, in qualità, però, di docente di lettere classiche alla facoltà di teologia dell’Università di Caserta, ha puntato l’attenzione su come il Premio Cimitile sia stato ottimo rilancio culturale di territorio. Un riferimento alle splendide Basiliche Paleocristiane, che ospitano la rassegna da anni, non poteva mancare.
Rosario Cerciello ha, tuttavia, affermato che sono da rivalutare anche tutti quei territorio forti di tradizioni storico - culturali importanti, anche quando non possano contare su location spettacolari. Nel corso della serata inaugurare della rassegna era possibile visitare una mostra di pittura del Maestro Antonio Bertè. Belli e suggestivi i quadri in esposizione, sempre con una marcata predominanza di rossi e di blu (erano così anche oltre un decennio fa quelli in mostra a Marigliano), alcuni con un segno quasi distintivo, un umino andate che sta sempre di spalle.
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