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Cronaca Loredana Monda 26 luglio 2009 20:58 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Omicidio, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione. Sono le accuse che sono state formulate per Filippo Tomacchio, venticinquenne anni, residente a Marigliano, autotrasportatore, con precedenti di polizia, che è stato ritenuto il responsabile della morte del trentacinquenne Enio Tatangelo, il sorano abbandonato, nella serata del 25 luglio, già morto, con una ferita di pistola all’emitorace destro, dinanzi al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Nola: accidentalmente sarebbe partito dall‘arma, in mano al giovane, un colpo che avrebbe attinto il titolare di un‘impresa di legnami del frusinate.
Ricordiamo che, dopo una nottata di serrate indagini dei carabinieri della Compagnia di Nola del Capitano Gianluca Piasentin, l’uomo è stato assicurato alla giustizia nella tarda mattinata del 26 luglio. Gli accertamenti degli uomini della Benemerita, coadiuvati dai loro colleghi della Compagnia di Sora (Frosinone), hanno consentito di delineare un grave e concordante quadro indiziario a carico di Tomacchio, che aveva mostrato il revolver al Tatangelo, quando era ancora scarico puntandoglielo contro, armeggiando con il cane e il tamburo.
Successivamente, malgrado i reiterati inviti da parte della vittima a riporre la pistola nell’armadio dove l’aveva presa, aveva inserito una cartuccia e continuando ad armeggiare indirizzando il revolver verso Tatangelo, aveva fatto partire, accidentalmente, un colpo che aveva attinto mortalmente all’emitorace destro il trentacinquenne. L’arma usata, per l’appunto un revolver di marca Franchi e di calibro 38 special, con matricola illeggibile poiché parzialmente abrasa, a seguito di ricerche, su indicazioni di massima fornite dal Tomacchio, è stata rinvenuta dai carabinieri a Marigliano, a circa 300 metri dalla sua abitazione, occultata, nelle concitati fasi successive all’azione delittuosa, in fitte sterpaglie.
In una delle camere di cartuccia della pistola è stato, altresì, rinvenuto il bossolo esploso contro Tatangelo. Il tutto è stato sequestrato, come l’abitazione del venticinquenne, dove sono state repertate tracce di sangue appartenenti alla vittima. Tomacchio, dopo i rilievi foto - segnaletici, è trasferito al carcere di Poggioreale.
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