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Cronaca Loredana Monda 16 ottobre 2009 17:07 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Con l’accusa di detenzione illegale di armi e di munizioni, sono stati arrestati, il primo ottobre scorso. Con l’accusa di furto pluriaggravato di energia elettrica, sono finiti nuovamente in manette il quarantanovenne Enrico Nigro di Marigliano (di fatto domiciliato a Nola) e il figliastro ventinovenne Salvatore Buonocore di Nola. A procedere nei loro confronti sono stati i carabinieri della Compagnia di Nola al comando del Capitano Andrea Massari, che hanno anche denunciato il quarantanovenne per ricettazione e il ventinovenne per un illegale allacciamento diretto alla rete elettrica nazionale.
Contestualmente, i militari dell’Arma hanno deferito alla magistratura, sempre per furto pluriaggravato, anche il marito della sorella di Buonocore. Stando a quanto accertato dagli uomini della Benemerita, i tre attraverso le modifiche dei contatori delle rispettive abitazioni, nonché di un bar di proprietà del Buonocore, avrebbero risparmiato ben 14mila euro a bimestre dalla bolletta. Con l’ultimo intervento, i carabinieri hanno sequestrato altro materiale, sottratto all’Enel di cui Nigro è un ex dipendente, che era usato presumibilmente per la modifica dei contatori. Ora, gli inquirenti cercano di stabilire se i due uomini abbiamo aderenze con ambienti della malavita organizzata della zona.
Ma andiamo con ordine. Tutto inizia il primo ottobre scorso, quando Buonocore e Nigro erano arrestati, con l’accusa di detenzione illegale di armi e di munizioni, dai carabinieri della Compagnia di Nola, di concerto con i loro colleghi del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna. Anche se erano stati abilmente occultati in un borsone su un scaffale, in un locale al piano terra di pertinenza dell’abitazione in uso agli arrestati, erano stati rinvenuti e sequestrati una pistola di marca “Erma-Werke”, modello EP652, calibro 22 Long Rifle, con matricola abrasa, in ottimo stato d’uso e completa di caricatore, nonché 15 cartucce calibro 38 special, 1 serbatoio per pistola calibro 9x21 e 13 cartucce calibro 9x21.
Nella stessa circostanza era stata ritrovata e sequestrata anche una pistola a salve, priva di tappo rosso, di marca “Competitive Alarkm”, completa di 39 cartucce a salve. Sin dall’inizio, i carabinieri della Compagnia di Nola avevano intuito che la posizione dei due uomini poteva aggravarsi, poiché erano stato rinvenuto anche molto materiale, presumibilmente sottratto all’Enel. I militari dell’Arma presumevano che detto materiale potesse essere utilizzato per truccare, naturalmente dietro compenso, dei contatori della città di Nola, al fine di rendere meno esosi i consumi per la corrente elettrica. Era proseguito, quindi, gli accertamenti, già coordinati dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Nola, Ida Teresi.
Nel frattempo, si era tenuto il rito direttissimo per i due arrestati. Buonocore si era accollato la detenzione di armi e di munizioni, finendo ai domiciliari. Nigro era stato rimesso in libertà. Il 6 ottobre 2009, era stato, tuttavia, fermato per controlli dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli. Era stato trovato in possesso di altro materiale, forse sottratto all’Enel. Forti dei primi sospetti, degli accertamenti esperiti nel frattempo e dell’esito dei controlli a carico del quarantanovenne mariglianese da parte dei colleghi napoletani, i carabinieri del Capitano Massari, sono nuovamente intervenuti, procedendo con gli ultimi due arresti e con le denuncie citate.
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