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Cronaca Loredana Monda 20 febbraio 2010 21:15 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
POMIGLIANO - Aveva chiesto tremila euro ad un geometra di una ditta edile, garantendogli in cambio una tranquilla prosecuzione dell’attività lavorativa. Si era accorto, infatti, che quell’azienda stava provvedendo alla ristrutturazione di una casa e aveva pensato bene di formulare una richiesta estorsiva, credendo di farla franca.
Ciro Montagna, 27 anni, considerato dagli inquirenti contiguo al clan “Sarno”, non è stato, tuttavia, assistito dalla Dea Bendata: non è riuscito a riscuotere il “pizzo” perché è stato scoperto. E’ stato beccato con le mani nel sacco. In flagranza di reato, l’hanno arrestato i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, agli ordini del Colonnello Fabio Cagnazzo e coordinati dal Colonnello Antonio Jannece, che erano già alle prese con attività di contrasto al fenomeno estorsivo ai danni di imprenditori e di commercianti di vari settori.
Per gli inquirenti, sulla testa del giovane - per il quale è stata formulata l’accusa di tentata estorsione aggravata che gli ha fatto aprire le porte del carcere di Poggioreale - peserebbe un’aggravante: l’aver agito con metodi mafiosi ai danni del geometra.
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