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Cronaca Caterina Stellato 27 aprile 2007 00:18 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Ci sono delle volte in cui vorrei aver capito male. Ci sono notizie così abominevoli da farti rifiutare l'idea stessa che siano accadute.
Perché non vuoi credere che una scuola si possa trasformare in un inferno per dei bambini innocenti,bambini che venivano trasportarti con un pulmino in un appartamento e lì violentati , seviziati , drogati ,mentre il tutto veniva scrupolosamente filmato e poi ,una volta terminati gli abusi,venivano riportati in classe come nulla fosse.
No, non si tratta purtroppo di un terribile film, di una storia di fantasia, stiamo parlando di una realtà alle porte di Roma che è diventata peggio di una pellicola horror. Maestre che si trasformano in boia con la complicità di altri adulti senza scrupoli in un clima assurdo di omertà e terrore. I genitori, molti dei quali avevano già denunciato comportamenti sospetti, hanno visto i loro figli disperarsi al mattino al momento di andare a scuola, alcuni si coprivano gli occhi passando davanti l'istituto, avevano incubi notturni, manifestazioni fisiche di disagio e poi hanno iniziato a descrivere le loro torture.
Già da luglio le famiglie di 4 alunni, di età compresa tra i 3 e i 5 anni, si erano rivolte ai carabinieri di Bracciano, ma nella loro lotta erano sole, sconfitte dall'incredulità dell'intero paese, Rignano Flaminio. Un anno quasi è dovuto trascorrere nel perdurare di queste atrocità , con madri e padri incapaci di comprendere cosa stesse succedendo ai loro figli fino a che i sospetti non hanno preso forma e finalmente si sono poi tramutati in arresti. Dai racconti delle piccole vittime, ritenuti attendibili da parte del P.M. incaricato Marco Mansi, si evince la presenza di riti satanici perpetrati sia da parte delle insegnanti, una delle quali metteva a disposizione l'appartamento per veri e propri set pedopornografici, che da parte di un noto autore televisivo e infine di un cittadino bengalese.
L'atmosfera era a dir poco terribile e, sempre secondo le testimonianze, i bambini erano costretti a misurarsi con un "diavolo enorme, rosso, con le corna e senza vestiti che faceva loro del male, una specie di Gesù cattivo che doveva lottare con un "Gesù buono" che dava loro pillolette o punturine per far andar via il dolore". Ascoltati dagli psicologi e spinti a disegnare quanto erano costretti a sopportare, sui fogli sono comparse spesso le croci e i simboli religiosi, ulteriore segnale della matrice satanica di questi episodi raccapriccianti.
Finalmente ammanettati, le accuse delle quali devono rispondere gli indagati sono quelle di associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione di minore, sequestro di persona, violenza sessuale di gruppo, violenze sessuali su minore di dieci anni e atti osceni in luogo pubblico. Lo sconcerto tra gli abitanti del paese e tra i genitori è enorme e anche se ci sono cittadini disposti a credere all'innocenza delle persone coinvolte, molte altri invece vogliono addirittura trasferirsi altrove non riuscendo a sopportare di vivere in un posto dove i lupi cattivi, quelli della peggior specie, esistono per davvero.
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