Cronaca
Sebastiano Perrone
23 aprile 2008 20:50
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MARIGLIANO: FINALMENTE IL CONSIGLIO COMUNALE
Si sta celebrando finalmente il Consiglio Comunale, dopo ben 36 giorni dalla richiesta di convocazione urgente dei consiglieri di minoranza, le cui richieste sono presenti al punto 3 dell'ordine del giorno che qui riportiamo:
1) Approvazione verbali sedute precedenti
2) Rettifica delibera consiglio comunale n.67 del 15/10/2007
3) O.d.G. 8138 del 18/03/2008 Richiesta convocazione Consiglio Comunale urgente
4) Regolamento comunale per lavori, forniture e servizi in economia - prot. 166 S.A.T. del 10/01/2008
5) Regolamento di contabilità - prot.1190/06 Servizi finanziari
6) O.d.G. prot. 13654 dell'11/05/2007 appalto servizio di igiene urbana
7) O.d.G. 13920 del 15/05/2007 rinvenimento reperti archeologici area P.I.P
8) O.d.G. del 29/11/2007 piano insediamenti produttivi - opere di infrastrutturazione primarie - stato dell'arte e prospettive-verifiche e determinazioni
9) O.d.G. prot.36423 del 21/12/2007 sicurezza stradale - atti e determinazioni
10) Interrogazione prot. 13652 dell'11/05/2007 pulizia tombini - sistema fognario
Sarà interessante capire quali posizioni emergeranno nel Consiglio alla luce degli ultimi episodi e se ci sarà una discussione circa quel famoso verbale di accordo del Sindaco del 17 marzo scorso.
Tale documento a mio avviso avrebbe necessità di essere discusso, in quanto in palese contrasto ed in contraddizione con quanto deliberato dal Consiglio nelle delibere 1/08 e successive del 22 gennaio 2008, dove tutto il Consiglio all'unanimità (compreso il Sindaco dopo un periodo di iniziale protesta ed opposizione, ha decisamente cambiato idea ed atteggiamento) ha votato una netta e chiara opposizione alla ordinanza Commissariale del sito di Stoccaggio "Provvisorio" a Boscofangone, dichiarando "Nemmeno un sacchetto di immondizia" sul territorio di Marigliano.
Ricordo che qualche giorno dopo la firma di quel verbale sono state abbancate le balle nel sito di Marigliano. Qualche giorno dopo alcuni cittadini entrati nel sito, hanno visto e denunciato agli enti preposti ed alla magistratura palesi violazioni di norme. L'ASL in seguito a tale denuncia, interpellata per ciò che è di sua competenza, dopo un sopralluogo nel sito nei giorni successivi ha dato atto di tali difformità in un verbale consegnato alla magistratura di Nola. Ad oggi, non abbiamo notizie di azioni da parte degli organi inquirenti, né di azioni a salvaguardia della salute dei cittadini dell'amministrazione comunale ed in particolare del Sindaco per ciò che attiene alle sue responsabilità e funzioni stabilite dalle norme vigenti.
L'operato del Sindaco è in palese antitesi e contraddizione rispetto al deliberato comunale ed anche alle norme dello Statuto comunale (art. 38 comma 3). Infatti il Sindaco, ignorando il deliberato comunale che lo vincolava ad una volontà precisa, ha sottoscritto un atto contrastante tale volontà e determinazione, in cui ha dichiarato firmandolo e con un video successivo assumendosene tutta la responsabilità (delegittimando quindi con un atto monocratico, la volontà ed i poteri di indirizzo del Consiglio comunale e la classe politica in generale), che esistono le condizioni allo stoccaggio prendendone atto e contemporaneamente dando la disponibilità per ciò che era di sua competenza all'accesso al sito medesimo.
Aspettiamo il risultato finale del Consiglio di stasera, sperando che si faccia luce e chiarezza su tali fatti, affinché vi sia trasparenza negli atti ed il rispetto della legalità per ciò che è di competenza di ciascuno. Ritengo necessario ed urgente che il Consiglio si esprima su tale argomento data la contraddizione di un atto monocratico del Sindaco non supportato da una maggioranza, visto che anche la sua maggioranza si era espressa contro nelle delibere di Consiglio tuttora in vigore. Il paradosso istituzionale è che da un lato il Sindaco con tutto il Consiglio si esprime contro l'ordinanza del Commissario, adducendo una serie di motivazioni legate al territorio, dall'altro firma un verbale contro se stesso ed il Consiglio, rinnegando quelle ragioni espresse nelle delibere, e dando atto delle condizioni per poter portare le balle sul territorio di Marigliano. E non si comprendono neppure le ragioni di queste mutate condizioni, per le quali dapprima si vota contro, e poi si firma un verbale, ma questo fa parte di quei misteri della politica che noi comuni mortali difficilmente comprenderemo.
Ad ogni modo, mi auguro che non vi sia una semplice presa d'atto della maggioranza e che si entri nel merito sui contenuti del Verbale, e spero caldamente che non sia posta la fiducia su tale atto, nel cui caso ci troveremmo di fronte al dispregio di tutte le norme e della democrazia rappresentativa.
A conclusione del mio intervento, mi farebbe piacere coinvolgere nella discussione gli amanti del diritto amministrativo. Pongo alcuni quesiti:
1) In questa situazione è ravvisabile un conflitto di attribuzione di poteri, e quindi un abuso di potere da parte del Sindaco, che di fatto ha alienato il Consiglio dall'esercizio delle sue funzioni, contravvenendo ad una delibera nella quale aveva espresso la sua determinazione?
2) Nella situazione di contrasto tra l'atto monocratico del Sindaco cioè il Verbale di accordo e la delibera di Consiglio, in contrasto anche con il regolamento comunale (art. 38 comma 3: Il sindaco assicura l'unità di indirizzo amministrativo dell'azione comunale, promuovendo e coordinando l'attività degli assessori, che gli rispondono personalmente. Spetta al sindaco la responsabilità di garantire la traduzione degli indirizzi deliberati dal consiglio in atti e programmi operativi che ne consentano la realizzazione), ci sono gli estremi per richiedere la illegittimità e la nullità dell'atto?
3) Se le due domande trovano risposta affermativa, i cittadini possono costituirsi parte nei confronti del Sindaco, e chiedere i danni morali e materiali derivanti dagli effetti di quell'atto?
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