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Cronaca Sebastiano Perrone 14 maggio 2009 07:41 Circa 6 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Ascoltando l’intervista rilasciata nel filmato di questo network, ho molti appunti da farle. Prima precisazione: forse le sfugge che Berlusconi non è candidato. Non si deve votare lui ma i vari candidati a Sindaco ed i rispettivi candidati consiglieri. Non confondiamo.
Oggi lei parla contro colui il quale è stato il suo Sindaco (NAPPI), ben sapendo che fu AN a sfiduciarlo la prima volta, che decise - a differenza sua - di non appoggiarlo nella tornata elettorale successiva, quella in cui fu vittorioso il sindaco Caccavale, ricandidandolo ancora (vittorioso stavolta) una terza volta.
Di Nappi il suo attuale candidato Sindaco fu assessore, non con una delega insignificante, ma una delle più importante: i lavori pubblici.
Troppo comodo sputare nel piatto in cui si è mangiato (metaforicamente parlando si intende) quando questi oggi ha deciso di stare dall’altra parte proprio per contrapporsi a lei. Forse i vostri rapporti si son rotti all’indomani dell’appoggio di Nappi a Martusciello, avendo lei mal digerito quei 500 voti al suo competitor di Partito a Marigliano?
Dopo l’amministrazione Caccavale, ci fu la grande opera (da circa 80 ml se non ricordo male) della metanizzazione prevista da quella amministrazione a fine legislatura (anch’essa conclusa anzitempo come ormai costume) e che vi siete trovati a gestire, regalandoci una città cantiere, con strade dissestate per tanti anni senza che si facesse rispettare alle ditte quanto previsto nei capitolati di appalto. Anche perché furono “pretesi” tanti affidamenti a ditte locali in subappalto, ditte che nella stragrande maggioranza non erano adatte per quel tipo di lavoro specialistico.
Tra le tante cose snobbaste (forse perché sarebbe costata poco, rispetto a quanto dovremmo spendere ora?) una proposta molto allettante di una nota azienda di cablare in fibra tutto il territorio comunale, avendo già gli scavi fatti per il metano. Non capendo quale opportunità fosse, e quali possibilità di sviluppo avrebbe comportato avere una simile infrastruttura, essendo com’eravate proiettati a costruire i mega parchi ed a cementificare da via San Francesco a ponte S.Sebastiano, S.Nicola e Miuli (saturando così tutti i vani disponibili e negando di fatto la possibilità di licenza a quanti avrebbero potuto - con una scelta politica diversa - ampliare di qualche vano o sopraelevare. QUANTI SOTTOTETTI AVREMMO EVITATO!).
Cos’è la fibra rispetto al cemento? Con la fibra viaggiano i dati informatici, mentre con il cemento facciamo viaggiare i camion, e lavorano le ditte…
Lei parla di ambiente?
Ah questo benedetto ambiente! Si ricorda… si fece una bella campagna elettorale con l’ambiente. Ero presente nel 2001 quando lei fece venire le telecamere di Rete 4, gridando a gran voce lo scempio del territorio (che c’era), delle nostre martoriate terre, delle bonifiche da dover fare immediatamente, dell’irresponsabilità dei Commissari Bassolino e sub commissari straordinari: Vanoli e Facchi. VERO TUTTO VERO!
Noi accorrevamo al suon delle campane, e tutti insieme gridavamo contro chi voleva fare li un sito di trasferenza!
Oggi li hanno fatto un bel deposito di balle nel silenzio assordante della politica (anche lei è stato alla finestra a guardare, e quando è intervenuto al tavolo dei commissari lo ha fatto molto timidamente ed ossequiosamente ) e di buona parte della cittadinanza. D’un tratto i mariglianesi si son dimenticati di quanto avevano lottato per non far fare li un sito di trasferenza.
Allora ancora non esistevano le balle! Quelle le abbiamo sentite e viste molto tempo dopo…
Le chiedo: o eravamo esagitati allora (un sito di trasferenza), o stupidi adesso (balle 40.000 balle)! Forse la spiegazione più plausibile è che allora qualcuno aveva interesse a muovere le folle per cavalcare la tigre, ben più numerose dei pochi “esagitati” come me - ieri come oggi - contro le balle e per le bonifiche che attendiamo dal 2001…
La storia ha un vizio: non si cancella, perché è fatta di atti e di scelte!
Da deputato, e da presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e delle attività illecite, dal 2003 e per diversi anni, si dimenticò di Boscofangone, della “guerra” comune fatta contro il sito di trasferenza, delle bonifiche urgentissime!
Non uno straccio di caratterizzazione, né un minimo di bonifica, niente di niente.
Perfino un tentativo di rilevamento aereo (i cui risultati sono ignoti a tutti tranne che a lei) risultò un flop: quanti errori! Perché non si è ripetuto?
Nel SIN caro Onorevole siamo entrati molto tempo dopo, ad opera di Bertolaso prima delle sue dimissioni…
Marigliano è Terra di nessuno, come una donna seviziata sedotta ed abbandonata, da tutti i suoi illustri rappresentanti, tanti, troppi (senatori, onorevoli, deputati, consiglieri provinciali, non c’è città più rappresentata istituzionalmente) che da anni martellano il territorio in cerca di voti e che poco o nulla rappresentano se non loro stessi e gli amici degli amici che fanno candidare.
Marigliano è Terra di conquista, terra di confine tra Pomigliano e Nola due poli di interesse imprenditoriale e commerciale.Marigliano è zona cuscinetto, è una terra di scarso interesse politico – economico. Ed anche lei in fondo ce lo testimonia: ha deciso di trasferirsi a Nola dove giustamente intravede maggiori potenzialità di sviluppo e dunque di tornaconto elettorale.
Non ci parli – è una cortesia che le chiedo – dei mega impianti inaugurati dal premier (ne avrei per ore). Ne abbiamo piene le … i timpani, di queste balle più grosse di quelle che stanno a Boscofangone. Siamo seri! Abbiate rispetto della nostra misera intelligenza…
Quella mega fornace voluta ad Acerra partendo da Rastrelli a Bassolino e passando per tutti i politici dell’arco istituzionale (esclusi i comunisti), dall’Impregilo alla Fibe per tutti gli interessi economici leciti ed illeciti intervenuti, lei sa bene come me che non è la soluzione: lo dicono tanti illustri scienziati non allineati con il pensiero dominante che sta sul libro paga dei grandi gruppi industriali, compreso qualche luminare oncologo di fama internazionale.
Quello lì è la condanna di questo territorio considerato Terra di nessuno da chi veramente comanda e decide, compimento di quell’antico progetto di trasformarla da Campania Felix a pattumiera di Napoli e di tutta la Campania di munnezza lecita ed illecita.
Concludo caro Onorevole (per rispetto di qualche amico che giustamente si lamenta delle mie lungaggini) chiedendole: ma dov’è quel rinnovamento sbandierato ai quattro venti, annunciato a suon di titoloni ad inizio campagna elettorale? E’ bastato sapere che si candidasse Sorrentino, per fare dietro front e non avere il coraggio di osare?
Oggi lei tenta di giustificare questa magra figura, ma per quanto usi la sua intelligenza e la capacità dialettica (che le riconosco) le devo dire in tutta franchezza che è un tentativo maldestro, e la gente lo sa e lo capisce semplicemente guardando le liste.
Come vede io di cose ne avevo da dire altrettante come lei, e vorrei aggiungere che non solo è meglio stare zitti quando non si ha niente da dire, ma anche quando si sa che le cose che si pensa di dire poi non si possono mantenere. Ed in questo caso sono i fatti a parlare. Senza polemiche, ma per amor di verità.
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