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Cronaca Andrea Amato 15 gennaio 2009 23:18 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Quando suor Grimaldi arrivò, ci dissero di salutare chiamandola "Superiora". Quella mattina in classe attendevamo con trepidazione la nuova Madre del castello perchè suor Franca e suor Rosa, le nostre due maestre, ci avevano parlato di lei come di una donna importante, che nel loro Ordine aveva avuto incarichi di gran peso e che adesso veniva a stare a Marigliano.
Da quel giorno suor Francesca Grimaldi passava spesso, di mattina, a trovarci nelle aule della scuola, ed anche se il ricordo è poco nitido perchè ero molto piccolo, nella mia mente è rimasta chiara l'immagine del suo volto materno severo e benigno insieme, tipico di quelle mamme d'altri tempi.
In quell'anno scoppiò la guerra del Golfo: ogni giorno suor Francesca ci invitava a pregare per la fine della guerra, diceva che la preghiera dei piccoli sarebbe arrivata prima alle orecchie di Dio, ci metteva in fila e ,insieme con le altre due suore, ci conduceva in cappella.
Attraversavamo in religioso silenzio gli atri del castello, andando per quegli ambienti che da bambino mi sembravano ancora più grandi e maestosi, e arrivati al primo piano ci mettevamo seduti dinanzi all'altare. Quanta premura aveva verso di noi, quanto ci teneva che imparassimo a pregare col cuore e non con le parole.
Sono queste più o meno le memorie che serbo di suor Francesca nei miei primi anni di vita. Non sono tante, mi ritornano fiocamente alla mente, ma mi bastano per conservare di lei, con nostalgia, un indimenticabile e affettuoso ricordo.
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