20/04/2024
(161 utenti online)
Cronaca Andrea Amato 20 agosto 2009 01:11 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Le istituzioni garantiscono che si è usciti dall’emergenza-rifiuti, i cittadini si dicono tutti più sensibili alla raccolta differenziata, la città riceve il riconoscimento di comune riciclone, le amministrazioni di oggi e di ieri emettono sfilze di ordinanze per la ripulitura di tutte le aree urbane, divieti di pascolo a causa dei terreni contaminati, divieto di coltivazione.
Eppure nulla di tutto ciò sembra coincidere con i fatti reali: basti farsi un giro per le strade della periferia mariglianese (ma forse anche per le strade del centro) per rendersi conto di come tutela dell’ambiente, ecologia, rispetto delle norme , solerzia e vigilanza a che le regole siano rispettate, restino chimere. Eclatante è il caso di via Masseria Capocuotto, strada periferica nella frazione Lausdomini, trasformatasi in discarica a cielo aperto.
Il passaggio è quasi completamente ostruito dai cumuli di rifiuti, in parte combusti , in parte ancora solidi, che giacciono per terra e aumentano a vista d’occhio di giorno in giorno. Quella che potrebbe essere una ridente strada dove potersi godere la campagna è diventata un’orrenda pattumiera.
Addirittura le greggi, condotte dai loro pastori, violando le disposizioni di proibizione del pascolo vigenti su tutto il territorio, passano per suddetta strada, brucando qua e là erbe infette e, perché no, qualche rifiuto contaminato. Se ancora non si è giunti alla completa barbarie , che tutti , amministratori e amministrati, andassimo a recuperare la civiltà perduta!
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti