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Cronaca Andrea Amato 06 maggio 2010 23:17 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - E’ stato presentato mercoledì sera alle 19:30, in una chiesa del S.S. Sacramento gremita di gente, il lavoro letterario della poetessa mariglianese Rita Amelia, “Fragmenta cordis”.
A presiedere l’incontro c’era mons. Pasquale Capasso, parroco della Collegiata, felice di aver messo a disposizione la bell’aula sacra di via Montevergine per un evento tanto interessante quanto arricchente per l’intera comunità.
A coordinare il dibattito c’era Gianni Ianuale, poeta, fondatore e presidente della “International Vesuvian Academy”, nonché amico dell’ Amelia. Compiendo un’attenta e profonda analisi, è stato lui che ha introdotto gli astanti alla poetica della Amelia, “autrice dalle forme espressive, ispirate alla sua fede cristiana radicata”, i cui componimenti sono animati da una infinità di messaggi, tutti incentrati sui valori della fede, della bontà, della famiglia, dell’amicizia, dell’amore.
La stessa Rita Amelia, durante il suo intervento, ci ha tenuto a sottolineare quanto il proposito principale del suo lavoro sia stato proprio quello di trasmettere valori, poterli dettare attraverso la sua poesia, donarli a chi li ritenga talenti positivi da coltivare e in cui credere, esattamente come anche ella ha fatto nella sua vita. Così, quella della Amelia, la si può senz’altro definire una poesia didascalica, a scopo paideutico, che, nel suo piccolo, oltre che dilettare le menti e i cuori di chi la legge, vuole anche umilmente proporsi come modello educativo per le nuove generazioni.
La raccolta comprende componimenti sia in lingua italiana che in vernacolo. In quelli dialettali, il vernacolare è schietto, semplice, immediato; in quelli in italiano, il frasario non è per niente astruso, subito fruibile a qualsiasi lettore, scevro da manierismi, ma comunque ben rappresentato stilisticamente.
Sono stati numerosi gli interventi con cui poeti, giornalisti hanno espresso i loro commenti e si sono complimentati con l’autrice.
Cordiali e calorosi, oltre che condotti attraverso una fine critica stilistica, gli interventi delle docenti Anna Mucerino e Patrizia Cuomo.
Parole di riflessione, espresse dal parroco, sull’importanza e l’elevatezza del verso poetico e sulla preziosità incarnata dai poeti, autentica espressione di bellezza in un mondo troppo spesso macchiato di brutture e vacuità, hanno concluso la serata.
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