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Cronaca Vincenzo Serpico 06 marzo 2009 00:09 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Una recente indagine degli ispettorati del lavoro getta luci ed ombre sulla nostra società, per quanto riguarda due aspetti della vita quotidiana del cittadino disabile: l’istruzione e l’immissione al lavoro.
I dati dimostrano e a fronte di una percentuale del 13% di “ normodotati “ che posseggono una laurea, ci sono 3 diversamente abili su 100 che la conseguono e, di costoro, soltanto l’11% sono in possesso di un titolo di studio superiore .
Per quanto riguarda l’acquisizione di una occupazione, la maggioranza dei portatori di handicap usufruisce dei canali previsti dagli uffici di massima occupazione, a discapito di una minoranza che lavora ( diciamo così ) per l’intervento delle segnalazioni di favore.
Il numero degli occupati prevale nell’impiego pubblico rispetto a quello privato e si segnala una congrua presenza di “ cooperative sociali “, che tengono legati i disabili a realtà operative nel campo dell’artigianato e dei servizi in appalto agli Enti Locali.
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