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Cronaca Vincenzo Serpico 30 maggio 2009 23:37 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
L'attenzione verso le fasce più deboli di un territorio deve essere lo strumento di indagine e di lavoro per i
servizi sociali. Spesso questi ultimi si limitano, in questo ed in quel
comune ad erogare assistenza finanziaria a pioggia lasciando alla
occasionalità gli interventi .
Ad onor del vero una risposta di sostegno, di aiuto, di supporto si potrà avere solo quando una
determinata popolazione sarà conosciuta concretamente, attraverso un
articolato "screaning" dei bisogni. I poveri, i senza fissa dimora, gli
emarginati sociali, i disabili mentali sono frequentemente lasciati
alla sola cura di qualche volontario e, quando vi sono, di qualche loro
familiare. nelle nostre strade "la presenza" di persone che risultano
"sbandate" è quotidiana ed ognuno di noi si pone una di queste
domande, alle quali non sa dare risposta: "chi sarà? di cosa avrà
bisogno? che problemi ha?
I servizi sociali dovrebbero cambiare radicalmente le modalità di presenza sul territorio, non attendere le
segnalazioni da parte delle forze dell'ordine o quelle circostanziate
di uno o più cittadini, chiusi nel segreto delle stanze di una casa
comunale, ma dovrebbero essere itineranti, mobili e flessibili, magari
con l'aiuto di personale specializzato quali psicologi, sociologi ed
assistenti sociali, presi dal vasto panorama di coloro che "fanno
volontariamente" il servizio sociale.
Non è possibile che una famiglia a basso reddito abbia come sostegno "un pacco alimentare" dato da
questa o quella caritas parrocchiale; non è possibile che un povero
debba vivere di stenti e di mano tesa, che abbassano il livello della
sua dignità e non vengono presi in carico dai servizi sociali magari
affidati a famiglie disponibili.
Non è possibile che bambini dell'Est europeo continuino a presidiare i semafori delle nostre strade, senza
che qualcuno si prenda la responsabilità di verificarne la tutela degli
adulti. Ecco perchè nella pianta organica di un comune i servizi
sociali rappresentano dei veri e propri fantasmi, come quelli
richiamati dalla famosissima commedia di Eduardo De Filippo.
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