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Cronaca Angelo Bruscino 04 marzo 2010 21:27 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Mi piacerebbe fosse questo lo slogan del prossimo governatore della Regione Campania e del suo neo eletto consiglio per traghettare il territorio verso un quinquennio nuovo, fatto di risalite, di orgoglio, di riscatto da un passato (non solo quello recente) tanto critico e tanto difficile, che ancora ostinatamente sembra non volerci abbandonare.
La Campania e i suoi amministratori hanno sempre difettato di memoria e questo ha condizionato le passate stagioni, dove si è fatto tesoro degli errori, ma si è continuato in maniera quasi surrealistica a sbagliare, applicando sempre le stesse politiche clientelari e assistenzialistiche.
In Regione, l’impegno della politica e di chi governa deve centrarsi soprattutto su alcuni temi fondamentali. Il primo tema è sicuramente la riscoperta e l’applicazione severa della legalità, intesa prima di tutto come comportamento etico e poi come applicazione diretta nella vita, da utilizzare innanzitutto per le scelte difficili, ma necessarie nelle pubbliche amministrazioni e nelle istituzioni, per dare sicurezza ad un territorio che ha perso fiducia nella capacità del pubblico di essere il legittimo depositario delle regole e del rispetto della legge.
Perché “legalità” significa portare avanti una politica trasparente, che premi il merito. Una politica che deve impegnarsi a dare una svolta produttiva ad un territorio come il nostro, che vive per il 70% sui servizi alla pubblica amministrazione e sui suoi sprechi e che deve necessariamente ritrovare al suo interno forze produttive, affidate alla capacità dei privati di mettere in piedi poli di creazione manifatturiera, tecnologica, di ricerca. Una politica che punti, inoltre, a ribaltare la bilancia, portando al 70% le attività produttive.
Attività da far nascere, lo ribadisco, dall’iniziativa privata, mentre il pubblico deve assolutamente impegnarsi a ricostruire il processo burocratico (che in Campania pesa più che nel resto di Italia) e rilanciare le infrastrutture necessarie alla logistica e alle attività industriali e turistiche, facendosi promotore di eventi atti a valorizzare il made in Campania, fornito dalle eccellenze agroalimentari, tessili e turistiche.
La Campania deve tornare ad essere, a livello nazionale ed internazionale, una regione riferimento del Sud dell’Europa. Deve, inoltre, tornare sui tavoli che programmano il futuro della nostra macroarea e porsi come faro ed esempio, coinvolgendo e canalizzando le giovani energie, delle quali il nostro territorio è ricco (il maggior bacino anagrafico di Italia).
Perché tra le tante occasioni, da non perdere, quella di valorizzare e dare un futuro ai nostri ragazzi, è la più importante. Quindi, l’ultimo invito che faccio al futuro governatore è questo: si circondi di eccellenze, di uomini e donne giovani, preparati, capaci, formidabili, perché così facendo avrà il futuro al suo fianco e sarà più semplice scegliere di essere diversi per cambiare qualcosa.
Angelo Bruscino
Presidente Confapi Campania Giovani
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