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Cronaca Angelo Bruscino 20 maggio 2010 22:15 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Applicare il merito, punire le regioni meno virtuose chiedendo nuove tasse, insomma riconoscere la buona e la cattiva amministrazione di un territorio, questa dovrebbe essere la mission e la risposta di un governo nazionale, (se equo e giusto), alle differenti performance regionali, sul deficit che alcune regioni, soprattutto del sud, ma c’e’ anche il Lazio, hanno accumulato negli anni scorsi, sforando e di parecchio i criteri contabili di stabilità e di spesa.
Eppure se anche ad una prima lettura, Napoli e la Campania, si ritrovano rappresentati in questa cornice, le cose non sono come al solito esattamente quelle che sembrano … perché ?
Primo punto, i fondi FAS, mentre come giustamente fattoci notare da via XX Settembre, abbiamo sforato sulla Sanità, i nostri governanti vecchi e ahimè nuovi hanno dimenticato di pretendere giustamente, non solo il reintegro dei fondi Fas, spesi altrove a favore delle regioni settentrionali, si pensi al pagamento delle multe inflitte dall’ Unione Europea per le quote latte degli agricoltori del nord, alla realizzazione di opere infrastrutturali a favore di regioni come Veneto e Lombardia, in maniera oltretutto illegittima, visto che gli stessi fondi dovevano essere spesi per le aree sottosviluppate del mezzogiorno del quale purtroppo la Campania a pieno titolo fa parte e che neanche nei programmi futuri il governo pensa di reintegrare, dimostrando ancora una volta, sia l’ assenza di un interlocutore regionale forte sul tavolo nazionale, che riporti l’ attenzione ad una delle maggiori (non dimentichiamolo) regioni di Italia, sia lo sbilanciamento a favore delle politiche di sviluppo del nord, merito non solo della seppur ormai incredibilmente forte Lega.
Secondo punto, applicare una misura giusta e di merito, nel chiedere ad un territorio e ai suoi cittadini di sanare buchi di bilancio, prodotti dalla incapacità o scorretta gestione della gestione pubblica, si puo’ e si deve fare, quando ai cittadini viene garantita anche la punizione del colpevole in maniera chiara e trasparente, impedendo in questo modo sia il perpetrarsi della cattiva gestione, sia che gli unici a pagare siano gli abitanti di una regione, peraltro già abbondantemente mortificata.
Per concludere, è per i modi e i tempi, inaccettabile pensare che luoghi come Napoli e la Campania, da sempre teatro di promesse elettorali, anche del governo centrale, che puntavano a riscoprire ed investire sul territorio risorse economiche, etiche e di merito, si ritrovino di nuovo per l’ ennesima volta abbandonate a se stesse, ai propri irrisolti problemi e dulcis in fundo, come sempre con la scure diabolica delle tasse che cade ancor più pesantemente sul collo di incolpevoli cittadini e imprese, già adesso tra i più tassati di Italia, senza garantire nulla, nessun cambiamento nemmeno nella qualità e nell’ erogazione dei servizi, spesso inesistenti del pubblico, con l’ aggravante terribile, di aver punito tutti, ma non chi colpevolmente ci ha condotto sul baratro.
Angelo Bruscino
Presidente Giovani Confapi Campania
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