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Cronaca Redazione 08 giugno 2005 15:39 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
E' uscito il secondo album dei Bungt Bangt "Lisca di pesce" prodotto addirittura da Adriano Celentano, che viene omaggiato con una singolare interpretazione di Prisencolinensinainciusol.
Il nome del gruppo, Bungt Bangt, deriva da un'espressione onomatopeica, molto usata a Napoli, e sta ad indicare un gran fracasso, ed insieme, un momento di grande attività fisica e mentale, grande movimento e coinvolgimento, proprio quello che fanno questi musicisti con la loro musica, detta
Junk(nome del loro primo album) music, ovvero musica spazzatura, anzi musica ecologica, che ricicla e fa suonare i rifiuti di una società opulenta e consumistica sino all'esasperazione.I loro strumenti sono cose strane: Elastici di gomma (a sostituire il contrabbasso), chiavi inglesi (come uno xilofono), bastoni per le tende (che diventano marimbe), un tubo di un aspirapolvere (che suona come un flauto traverso), una coppa d'ammortizzatore (che sostituisce le campane tubolari) e poi mestoli, bottiglie, lattine, coperchi di pentole, lamine di metallo e così via, a comporre i fantastici strumenti di sezioni di un'orchestra unica al mondo. I nomi sono ancora più strani:
scatolophon, mazzimba, bongattoli, cazzuoton, tanicammorra, repenuoglio, vongolerà e lagnofono. Voi vi starete chiedendo: cosa centrano con Marigliano? I Bungt Bangt sono composti da Maurizio Capone, capo indiscusso, Alessandro Paradiso, Raffaele Crispino, Alfonso Tammaro, Sasà Pelliccia, Andrea Lucisano, Enzo Falco e Diego Leone. Quest'ultimo è di Somma Vesuviana e "inventa" i suoi strumenti a Marigliano nella antica bottega di artigiani del legno di Angelo L'Arocca, figlio dell'indimenticabile Salvatore detto 'O Mericano. Per cui Marigliano sarà presente su tutti i palcoscenici che i Bungt Bangt calpesteranno quest'estate.
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